NAPOLI – Dal lavoro di Anna Stromillo e Antonio Mocciola, entrambi giornalisti e scrittori partenopei, nasce l’idea di realizzare questo cortometraggio. La storia narra di un uomo in bilico, sospeso tra un’esistenza fatua e la consapevolezza di un presente opaco. Attratto dalle donne e i piaceri della vita, Franco, il protagonista, cercherà la sua vera dimensione nell’esplorazione della libertà; ma quale? Come un Ulisse dopo ogni suo viaggio tornerà da sua moglie, autentica certezza di accoglienza e amore. Intanto incapace di dare un senso alla sua infedeltà ne conoscerà il valore quando il suo ennesimo ritorno a casa trasformerà per sempre la sua vita. L’impossibile prende forma e, se tutto questo non fosse un sogno, Michela, sua moglie, gli confessa l’esistenza certa di un altro uomo. L’intera narrazione gioca di continuo fra apparenza e realtà, veglia e torpore, come un continuo viaggio tra discese e risalite, dagli inferi al paradiso nell’arco di un tempo che appare infinito ma che ha imparato a scommettere sul proprio finale in una breve manciata di secondi: quelli scanditi dalle ignare lancette di una sveglia sul comodino…

Il corto sarà presentato in conferenza stampa il 30 marzo a Palazzo Venezia a Napoli per iniziare il suo viaggio presso i numerosi festival nazionali e internazionali oltre che attraverso i principali circuiti culturali di settore. Il soggetto del cortometraggio è di Anna Stromillo, la sceneggiatura di Antonio Mocciola. Le musiche, originali, sono curate da Max Fuschetto e Pasquale Capobianco, e la regia da Diego Sommaripa. Franco sarà interpretato da Marco Francini, Michela da Maria Rosaria Virgili, le amanti da Francesca Davide, Ilaria Buonaiuto e Maria Basilicata. Nel cast anche Leonardo Di Costanzo. Si ringraziano l’Azienda vinicola Don Andrea 36 05 e Pasquale Brillante.

DICHIARAZIONI CAST TECNICO E ARTISTICO

“Composi questo racconto un paio di anni fa immaginandone una versione teatral-musicale e per la prima volta con una scrittura al maschile. In prima persona ero Francesco, pensavo come lui, vivevo dentro di lui e mi dibattevo proprio come il protagonista tra ciò che ero e quello che gli altri vedevano in me. Descrissi il suo rapporto con la donna, con le donne. Approdai facilmente in un “porto desolante” fatto di sfavillanti conferme e solitudine. La storia si snoda così in un incedere calmo ed a tratti veloce fatto di dimensioni in continua evoluzione, immagini sbiadite e colori hot di un’esistenza bruciata e forse mai vissuta sino in fondo. Un matrimonio giunto al suo capolinea vissuto da un uomo finalmente nudo, dinnanzi allo specchio. Avevamo iniziato le prove con Marco Francini nel ruolo del protagonista e le sonorizzazioni di Max Fuschetto e Pasquale Capobianco con un debutto fissato a Villa Pignatelli- Fu quasi per caso che sottoponemmo lo spettacolo ad Antonio Mocciola, se ne innamorò. Ci propose di farne un film e insieme pensammo ad una versione short, per consentirgli un lancio più immediato. Oggi siamo qui, diretti nella regia da Diego Sommaripa e Maria Rosaria Virgili nel ruolo della moglie. Che dire, l’emozione di veder uscire dalle pagine la mia storia, i miei personaggi vivi, capaci di esistere senza di me è assolutamente fantastico. Il cinema regala ad una storia la sua verità portando a compimento quel sogno fatto solo di parole scritte. Una esperienza da vivere e un film da non perdere”.

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