NAPOLI – Quando si parla di filiera istituzionale, spesso il pensiero va alle Regioni e ai Comuni, talvolta alle Sovrintendenze, altre alle aree ASI, raramente ai Consorzi di Bonifica. Eppure essi svolgono un ruolo importante di attuazione e coordinamento di interventi pubblici e privati, all’interno del proprio comprensorio, in materia di difesa del suolo, tutela ed uso delle risorse idriche, salvaguardia ambientale. Al cospetto dei cambiamenti climatici in atto, tali funzioni diventano decisive, particolarmente in Campania, dove i Consorzi di Bonifica e Irrigazione hanno costruito un modello avanzato di irrigazione sostenibile, puntando sull’alta tecnologia nella gestione del riuso irriguo delle acque in eccesso, per recuperare all’agricoltura zone acquitrinose e paludose.
Alcuni dati possono essere utili a inquadrare il sistema campano. Si stima che qui i territori interessati dalla bonifica coprono oltre il 60% della superficie regionale per circa 900.000 ettari su un totale di 1.367.100. Inoltre, nelle aree di pianura una superficie di circa 286.000 ettari è servita da opere di scolo, realizzate e gestite dai Consorzi, e di questi oltre 16.000 ettari sono influenzati dal livello del mare e richiedono il sollevamento meccanico con impianti idrovori. Mentre ben 100mila ettari vengono irrigati. I sistemi di irrigazione nella nostra regione sono considerati tra i più innovativi in assoluto, sistemi intelligenti 4.0, gemellati con la stessa agricoltura 4.0 e ci proiettano nel futuro.
Di questa rete fa parte il Consorzio Sannio Alifano, che ha sede a Piedimonte Matese (in provincia di Caserta) e gestisce un comprensorio di circa 195mila ettari, distribuiti sulle province di Caserta, con 42 Comuni, Benevento, 37, e Avellino, 3. Qui si svolgeranno domenica 29 gennaio si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio dei delegati. Confagricoltura e Cia in questo passaggio appoggiano le liste della compagine Sviluppo e Progresso per il Sannio Alifano.
Conservazione, valorizzazione, sviluppo e tutela del territorio, razionalizzazione delle risorse idriche, sicurezza alimentare e ambientale attraverso opere di bonifica e difesa idraulica e idrogeologica, riduzione dei costi energetici: questi – si legge in un comunicato congiunto delle due organizzazioni – solo alcuni dei principali risultati che l’amministrazione del presidente uscente Della Rocca ha ottenuto nell’ultimo anno e mezzo e che si prefigge di potenziare nel prossimo quinquennio.
“Nell’ambito delle politiche per la difesa e lo sviluppo dell’ambiente e del territorio – continua il comunicato – Confagricoltura e CIA ritengono che la disponibilità all’impegno messa in campo dall’attuale presidente Della Rocca meriti appoggio e condivisione in un’ottica di lungo periodo ed in continuo e proficuo rapporto con le Istituzioni”. In questo contesto protagonista del miglioramento del servizio irriguo sarà la diga di Campolattaro, che rientra nel territorio di competenza, la più grande opera idrica del Sud, tra i 7 interventi strategici nazionali del PNRR, che sarà determinante per lo sviluppo agricolo della zona, e, garantendo l’autonomia idrica della Campania per gli usi potabili, porterà ad una strategica ristrutturazione per l’economia rurale, zootecnica, agroalimentare e, di conseguenza, turistica del Sannio, con particolare attenzione all’area del Fortore, dove risiedono più di mille aziende zootecniche.
Qui di seguito i candidati delle IV fasce della Lista n.1 Sviluppo e progresso per il Sannio Alifano.
I fascia – Capolista Franco Della Rocca, quindi Vincenzo Italiano, Rossella De Angelis, Angelo Santabarbara, Alessio Pacelli, Pasquale De Filippo, Amedeo Foschini, Giuseppe Di Cerbo, Orlando Lucca, Antonio Carusone, Massimo Del Sesto e Maddalena Di Muccio.
II fascia – Sisto Tartaglia, Rosa Di Nello, Maria Mauro, Pasquale Fazzone, Pasquale Biasiucci, Michele Renzo, Francesco Pagliuca, Roberto Capriati, Michele Nuzzi, Giuseppe Simonelli, Raffaele Micco, Stefania Marcucci, Antonio Cunti, Giuseppe Di Meo, Antonio Pacelli, Fernando De Santis, Salvatore Foglia, Marialuisa Vessella e Bartolomeo Cantelmo.
III fascia – Marcellino Di Sano, Mario Paone, Massimo Landino, Girolamo Conte, Luca Melone e Pasquale Macolino.
IV fascia – Filippo Farina, Michele Angelone, Vincenzo La Vecchia e Michele Leone.

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