NAPOLI – Dall’unione di competenze trasversali che hanno deciso di mettere il loro know-how al servizio della città di Napoli nasce l’associazione Est(ra)Moenia, volta a realizzare una serie di progetti, tutti accomunati dallo stesso obiettivo: interconnettere l’area “fuori le mura” della città antica – quella parte compresa tra via Carbonara e piazza Garibaldi -con la zona orientale di Napoli.

A comporre il Consiglio direttivo dell’associazione, esponenti di alto profilo del mondo imprenditoriale, sociale e culturale napoletano: Ambrogio Prezioso, senior partner di Cittamoderna e presidente di Est(ra)Moenia, Roberto Barbieri, amministratore delegato Ge.Sa.C., Carlo Borgomeo, presidente della Fondazione CON IL SUD, Ennio Cascetta, presidente di Metropolitana di Napoli, Davide De Blasio, fondatore di Made In Cloister, Giuseppe Moccia, consigliere in CdA di Moccia Irme, Enrico Soprano, partner dello Studio Legale Sad.
Tre le direttrici dell’associazione:
– il terzo settore
– la rigenerazione urbana e infrastrutturale
– la dimensione culturale, artistica e formativa
Una vocazione multidisciplinare, riflesso delle molteplici professionalità della compagine, inclusi i soci e i sostenitori, eccellenze campane attive a livello nazionale e internazionale in differenti settori, come Aedifica, ACEN – Associazione Costruttori Edili della Provincia di Napoli, Arterra Bioscience, Banca di Credito Cooperativo di Napoli, Co.di.me – Compagnia Diagnostica Mediterranea, Consorzio Co.re. – Cooperazione e Reciprocità, Dedalus Cooperativa Sociale, Finmed, Fondazione Made in Cloister, Fondazione Achille Scudieri, Ge.Sa.C, Ing. Filippo Cavuoto s.r.l., Leonardo, Magnaghi Aeronautica, Metropolitana di Napoli, Moccia Irme, Mum di Marco Salvatore e Temi.
Diversi, inoltre, gli ulteriori nomi che hanno chiesto di partecipare a Est(ra)Moenia e che a giorni si aggiungeranno al gruppo. La mission e le attività di Est(ra)Moenia sono sostenute da Graded, Kelyon, Savarese Costruzioni, Tecno, Unr, Unieuro – Coppola.

Est(ra)Moenia si avvale del supporto del Dipartimento di Architettura della Federico II che si occupa, attraverso un progetto di ricerca costruito ad hoc, di “leggere” scientificamente il territorio ed interpretarlo individuandone potenzialità e criticità.
I risultati derivanti da tale ricerca saranno le fondamenta su cui verranno, poi, strutturati i progetti per offrire le soluzioni migliori per i bisogni della comunità che abita e abiterà il territorio individuato. Risposte concrete per rendere la zona orientale di Napoli un esempio di area smart, innovativa, sostenibile e digitale, connessa al centro cittadino che va incontro ai suoi cittadini e al tessuto produttivo territoriale.
Centralità sarà data agli aspetti di sostenibilità ambientale, innovazione, digitalizzazione, occupazione giovanile, oltre che di cura – anche in chiave temporary – dello spazio comune. Gli interventi temporanei consentiranno, nel breve periodo, di dare risposte ad esigenze specifiche e fornire servizi immediati nelle more della realizzazione di opere permanenti.
L’associazione si ispira alle sfide europee del Recovery Plan e ai 17 obiettivi dello sviluppo sostenibile dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
“Est(ra)Moenia – spiega Ambrogio Prezioso, presidente dell’associazione – porterà a segno piccoli, grandi progetti. Con i suoi soci è già presente sul territorio e lo sarà ancora più attivamente, sia per promuovere attività e interventi, sia per sostenere e accelerare soluzioni. Presteremo ascolto alle proposte di cittadini, istituzioni pubbliche, enti privati, associazioni, commercianti, artigiani, imprenditori, interessati a valorizzare e a collegare l’area esterna alla città antica che va da Castel Capuano a piazza Garibaldi – snodo primario per la mobilità – alla zona orientale della città. Con una attenzione al porto di Napoli: determinante anello di congiunzione per le strategie urbanistiche della nostra metropoli e, in quanto tale, fondamentale per molti dei progetti destinati al rilancio di Napoli. Una delle prime iniziative dell’associazione riguarda proprio l’area portuale, per la quale abbiamo elaborato un documento programmatico contenente alcune linee di indirizzo: spunti che ci auguriamo possano generare confronto e fornire riflessioni utili alla definizione del futuro di uno snodo cruciale per Napoli”.

Parole chiave, policentrismo urbano e città metropolitana, mission sociale e culturale. “Parafrasando una celebre frase – prosegue Prezioso – possiamo dire che nessun luogo è un’isola, aree della città oggi ‘isolate’ devono essere messe in relazione in modo complementare e integrato: pensiamo al policentrismo urbano, a Napoli città metropolitana come a un agglomerato di una miriade di poli, interdipendenti ma in rete e dove tutto è rapidamente raggiungibile, sul concetto della ‘città dei 15 minuti’ elaborato dall’urbanista Carlos Moreno per Parigi. Un modello sostenibile in cui la metropoli viene ridisegnata affinché in un quarto d’ora si possa soddisfare qualsiasi esigenza, riducendo spostamenti, inquinamento e gap tra centro e periferia. Una nuova pianificazione che riduca l’isolamento urbanistico e, di conseguenza, l’isolamento sociale. Est(ra)Moenia non adotterà scelte calate dall’alto ma favorirà un approccio partecipativo – soprattutto con chi nel territorio già opera nel terzo settore – per progetti condivisi dall’interno ma capaci di attirare l’attenzione ‘esterna’, di attrarre investitori nazionali ed esteri e generare opportunità. Sul percorso già tracciato da esperienze vincenti, come quella della iOs Academy, voluta a San Giovanni a Teduccio dalla Federico II e dove continuano ad arrivare ragazzi da tutto il mondo, portando competenze e realizzando il potenziale innovativo di Napoli. E su esempi di resistenza – come quella del teatro Nest – e di rinascita, come quello della Fondazione Made in Cloister, protagonista, tra l’altro, della prima attività culturale sostenuta da Est(ra)Moenia: la mostra East Side Stories che inaugurerà proprio nel chiostro di Made in Cloister, sito simbolo dei margini territoriali di azione e della riqualificazione sociale, urbana e culturale di cui l’associazione vuole farsi portavoce. In più, ai margini di piazza Garibaldi che, a sua volta, sarà al centro – in co-progettazione con Est(ra)Moenia e altre risorse e attori del territorio – di un processo teso a trasformarla in un luogo di relazioni e qualità del vivere”.

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