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Il Napoli eliminato dalla Champions scivola in EL. Sarri: “Dovevamo affrontare la competizione con più convinzione!”

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NAPOLI – Il Napoli lascia la Champions League: gli azzurri sono stati sconfitti 2-1 a Rotterdam dal Feyenoord e terminano il girone al terzo posto ‘retrocedendo’ in Europa League. Agli ottavi, oltre al già qualificato Manchester City, va anche lo Shakthar Donetsk che stasera ha battuto gli inglesi 2-1. Napoli già in vantaggio al 2′ con Zielinski che mette dentro da due passi sugli sviluppi di un calcio di punizione. I partenopei hanno poi occasioni con Mertens (18′) e Hamsik (20′) per arrotondare il punteggio ma nel miglior momento del Napoli arriva al 33′ il pareggio del Feyenoord con un colpo di testa di Jorgensen su cross di Berghuis. Olandesi in 10 per l’espulsione (doppia ammonizione) di Vilhena all’83’ ma al 91′ arriva il colpo di testa di St.Juste che regala la vittoria al Feyenoord.

Il risultato di stasera è stato condizionato dalle notizie giunte dalla gara dello Shakhtar, ma in assoluto dovevamo affrontare il girone di Champions con maggiore convinzione e cattiveria”. Maurizio Sarri analizza così l’eliminazione dalla Champions ma anche il momento azzurro ad ampio raggio.

Abbiamo cominciato la gara con molta carica, poi è chiaro che non potevamo pensare di tener nascosto il risultato che veniva dall’altra partita. E a quel punto non abbiamo avuto più fame e motivazioni”.

“Credo che la qualificazione, però, doveva dipendere da noi e non da altri. Ho già detto che la squadra mi è sembrata non convintissima nell’approccio alla Champions. Forse saremmo usciti lo stesso, ma avrei voluto vedere maggiore determinazione e consapevolezza inconscia nella squadra, quella che invece ho visto chiaramente in altri contesti”.

“Questo significa che dobbiamo proseguire a lavorare per crescere ad ogni livello. Sicuramente questo non è un momento brillante, abbiamo ei problemini ma possiamo risolverli. Non voglio che i ragazzi subiscano il contraccolpo nè della sfida con la Juve nè dall’esito di stasera”.

“Nulla è cambiato, stasera è finito un obiettivo, adesso ne abbiamo altri. Le motivazioni sono alte perchè giocheremo in campionato ed in Europa League, quindi la stagione è lunga”.

L’Europa League, a questo punto, potrebbe essere un obiettivo di grande prestigio. “Questo sicuramente, anche perchè nella storia del Napoli non mi pare ci siano tantissimi trofei. Però oggi non voglio parlare di Europa League, perchè è una competizione che affronteremo a febbraio”.

“Ora ci sono mesi in cui saremo impegnati in campionato e in Coppa Italia e bisogna concentrarsi su quello che ci aspetta a breve”

Pensa che si sarebbe potuto fare sinora qualcosa in più in termini di gestione della rosa? “Io credo che ci sia molta confusione sul discorso della gestione. Io cerco di mandare in campo chi mi dà maggiori garanzie al momento, perchè il mio concetto di gestione è quello di mettere in campo la squadra che ha più alte possibilità di vincere. e di volta in volta valuto chi mi dà maggiori certezze sotto questo profilo”.

“Piuttosto sto pensando a ciò che bisogna migliorare. Da 2-3 partite non ho visto la mia migliore suqdra e dobbiamo chiederci il perchè. Siamo meno rapidi e dinamici nel palleggio. La superiorità che abbiamo in campo non si traduce in pericolosità offensiva e questo ci deve far riflettere. Ma la strada che conosciamo è quella del lavoro e attraverso il lavoro dovremo dare il massimo e tornare brillanti”

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