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NAPOLI – 50 Kalò sbarca a Londra: a fine maggio Ciro Salvo apre a Trafalgar Square la sua nuova pizzeria con il partner storico Alessandro Guglielmini. Un locale importante, di circa 200 metri quadrati, nel centro della città: 50 Kalò Londra sarà nella celebre Trafalgar square, la piazza delle piazze, uno dei simboli di Londra nel mondo, enorme, solo pedonale, fiancheggiata dalla National Gallery e dalla chiesa di St. Martin-in-the fields, crocevia di migliaia di turisti (19.2 milioni ogni anno secondo Euromonitor International che mette Londra al terzo posto nella lista delle 100 città più visitate al mondo)  e di londinesi, a soli sette minuti da Buckingham Palace.

A Londra Ciro Salvo porta il suo progetto di pizza e di impasto ad alta idratazione, la sua ricerca sulle migliori materie prime campane e italiane, la sua selezione di vini e birre artigianali con un occhio di riguardo proprio alle birre italiane. Nel menu ci saranno tante delle pizze simbolo di Ciro Salvo: la Margherita, la 50 Kalò, la montanara; e non mancheranno le celebri fritture. 

<Londra è la capitale europea che in questo momento dà le maggiori possibilità di mettersi in gioco e rappresenta decisamente una bella sfida. L’idea di aprire una pizzeria nel Regno Unito è l’unica che ho veramente sempre coltivato in questi anni ed è arrivato ora il momento giusto>, dichiara Ciro Salvo. Dalla piccola piazza Sannazaro di Mergellina alla monumentale piazza di Trafalgar la sfida è avvincente: la brigata di 50 Kalò si sta preparando, l’attendono 8 milioni e mezzo di abitanti, di cui 250mila italiani, e quasi venti milioni di turisti.

 Ciro Salvo, nato a Napoli nel 1977, è la terza generazione di una nota famiglia di pizzaioli. La sua ricerca sull’impasto lo distingue dagli altri: lavora la farina con percentuali di acqua che superano la ricetta tradizionale fino a realizzare un impasto altamente idratato, leggero e digeribile, unico nel panorama pizza in Italia. Nel luglio 2013 il Gambero Rosso gli dedica la copertina. Un anno dopo, nel 2014, apre a Napoli con il socio Alessandro Guglielmini, a pochi passi dal lungomare di Mergellina, la sua pizzeria che chiama 50 Kalò. Un nome che diventa subito brand: 50 è nella cabala napoletana il pane, mentre kalò nell’antico gergo non scritto dei pizzaioli significa buono. 50 Kalò (panetto buono) è dunque la sintesi del suo lavoro, della sua ricerca come pizzaiolo. La più autorevole critica nazionale e internazionale celebra il suo impasto e l’attenzione quasi maniacale dedicata alla scelta degli ingredienti per le pizze: le migliori selezioni di pomodoro, latticini, salumi e olio extravergine d’oliva aggiunto solo a crudo, a fine cottura. Nel 2016 il Gambero Rosso gli assegna il Premio Maestro dell’Impasto e dal 2014 la sua pizzeria viene premiata ogni anno con i 3 Spicchi, il massimo riconoscimento nella Guida Pizzerie d’Italia. Il New York Times nella primavera del 2014 gli dedica un ampio servizio monografico e scrive one of the best pizza in Italy”. Identità Golose lo inserisce nel libro “100 x 10. I 100 chef che hanno cambiato la cucina italiana”, edito da Mondadori riconoscendolo tra i cento protagonisti della cucina italiana. Nel gennaio 2017 è l’unico pizzaiolo invitato a Torino per i 10 anni di Eataly insieme a 10 top chef e cucina accanto a Massimo Bottura. È tra le sei pizzerie italiane selezionate dalla prestigiosa Guida Michelin che segnala, tra l’altro, l’accurata carta dei vini della pizzeria. È Ambasciatore della pizza napoletana nel mondo per Slow Food. 

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