NAPOLI – Liscia o rigata, di grano duro o integrale, la pasta ha mille volti, ma anche mille forme. In tutto il mondo l’Italia è nota come la patria degli spaghetti, ma esistono tantissimi altri tipi di pasta, come si può vedere sul sito di un noto pastificio italiano. Dalle paste lunghe a quelle corte e cortissime, ai formati più originali come le farfalle e le reginette, ecco un breve viaggio alla scoperta del primo piatto più amato dagli italiani.

Le origini dei formati di pasta più amati dagli italiani

Ogni italiano ha una personale classifica dei propri formati di pasta preferiti. Aidepi, l’Associazione delle Industrie del Dolce e della Pasta italiane, ha stilato una top list dei formati più consumati dagli italiani dove trionfano gli spaghetti seguiti da penne, rigatoni e fusilli. Partiamo proprio dagli spaghetti che hanno origini antiche, tanto da trovarne traccia nella cultura araba del IX secolo. In termini di consumo, le prime testimonianze arrivano da numerosi racconti del Duecento e Trecento che ne confermano la diffusione in tutta Italia. È la città di Napoli però a consacrare o’ spaghetto come simbolo nazional popolare. Per le penne dobbiamo invece ringraziare l’ingegno di un pastaio ligure, Giovanni Battista Capurro, che l’11 marzo 1865 ha brevettato la macchina capace di tagliare trasversalmente la pasta senza spezzarla. Anche la nascita dei rigatoni è legata a un’invenzione industriale, quella della rigatura. Perfetti per trattenere il condimento, i rigatoni sono diventati presto protagonisti di numerosi piatti tradizionali di pasta al forno, come il taganu agrigentino. Infine, è merito di due italiani a New York, Guido e Aurelio Tanzi, l’ideazione nel 1924 della macchina per creare i fusilli come li conosciamo oggi, che ha contribuito all’evoluzione di un’antica pasta di origine araba chiamata busiata, dal nome della canna (“bus”) con la quale veniva prodotta.

La storia dei nomi dei vari formati di pasta

Una storia a parte è quella dei nomi assunti dai diversi formati di pasta che devono la loro denominazione alla somiglianza a oggetti, animali, attrezzi necessari per la loro produzione, ma esistono anche nomi legati ad aneddoti e personaggi storici. La somiglianza con lunghi spaghi ha dato il nome agli spaghetti, chiamati anche vermicelli per la forma simile a quella di un verme. Anche le farfalle devono il loro nome alla forma che ricorda l’omonimo animale. Penne, rigatoni e fusilli sono stati così battezzati in omaggio allo strumento per realizzarli. Molto curiosa anche la storia delle reginette: piatte al centro e ondulate ai lati, pare che ricordino le arricciature delle corone e dei merletti degli abiti reali di Margherita e Mafalda di Savoia. Inventati in un’epoca in cui si assisteva a una pressante tassazione ecclesiastica sulla popolazione e a una vita ecclesiastica incentrata sui piaceri terreni come il cibo, gli strozzapreti devono a questo il loro nome: la volontà di mettere fine alla vita dei preti avrebbe indotto a creare questa pasta dalla forma difficile da inghiottire, che poco andava d’accordo con la voracità dei prelati.

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