NAPOLI – Girare per il centro storico di Roma è sempre affascinante, ad ogni angolo puoi fermarti per ammirare nuovi scorci e dettagli di un storia passata. Abbiamo potuto notare come il centro storico si stia riappropriando di locali storici ricchi di fascino, e abbiamo avuto la fortuna di essere ospiti della famiglia Santarelli nel loro locale Collegio – Cucina Vini & Liquori. Il nome nasce dalla vicina via del Collegio Capranica dove si trovava la sede legale della “Berardino Santarelli & Figli”, proprio al civico 41. Il Collegio è un locale contemporaneo, con ispirazione agli anni 30, ferro battuto e legno, un luogo accogliente dove fermarsi a degustare vini selezionati, cocktail e piatti ispirati alle materie prime del territorio. La saletta accanto all’ingresso, con un tavolone in legno, una distesa di bicchieri è il nostro posto per stasera; affidati completamenti alle sapienti mani dello chef Paolo Borgese, per un viaggio…senza ritorno (ed ora capirete perché) tra i piatti della cultura culinaria romana. Il tutto abbracciato e ben armonizzato dai vini di Casale del Giglio. Iniziamo con Il Viognier, di un giallo brillante e un bocca ricca, spiccano sensazioni di albicocca e pesca. Una dolcezza aromatica sorretta da un ottima freschezza e una buona mineralità, il calice esaltato da Alici fritte con Maionese allo Zenzero. Entriamo nel vivo con le “Mezze maniche alla Carbonara”. La prima domanda è stata…Ho mai mangiato una Carbonara in vita mia???…insomma ecco il punto di non ritorno. Un gusto, un armonia, un perfetto equilibrio reso indelebile da un calice di Antinoo 2019 un blend di Viognier e Chardonnay…elegante al naso come al palato…con un ingresso più deciso e un finale armonico. Il menù prosegue con un rosato capace di mettere in difficoltà anche il sommelier più esperto con un colore accattivante e luminoso; è un Albiola 2021 per un sorso lungo e fruttato, abbinato ad un piatto caro alla famiglia Santelli “Gnocchi Ricci di Amatrice al ragù di castrato e costine di maiale”. Si passa così a un rosso rotondo e deciso, una struttura elegante sorretta da tannini mai invadenti abbinato ad un “saltimbocca alla Romana con patate montate all’olio extra vergine d’oliva. Volgendo verso la fine una degustazione di Pecorino di Amatrice, diverse annate, diverse peculiarità che ben legano con un Madreselva 2017. Un blend di Merlot, Cabernet-Sauvignon e Petit Verdot, ne fanno di un vino maschio, un sorso corposo dove al naso toni maturi di visciole e marasche in confettura si ritrovano in una persistenza unite a note balsamiche. Per finire…e si ogni esperienza volge al temine una Crostata Ricotta e Visciole abbinata ad un Aphrodisium 2020. Insomma è da andarci…da vivere una esperienza coccolati da Paolo in cucina e dalla grande “famiglia Santelli” con la loro ospitalità.

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