NAPOLI – Il tutto è partito da un insulso striscione esibito a Verona e firmato “Curva Sud”. Il manifesto è apparso nei pressi dello stadio Bentegodi di Verona dove la squadra veneta ha ospitato il Napoli di Spalletti, perdendo poi 1-2.
Sullo striscione incriminato bene in vista apparivano le bandiere di Russia e Ucraina e poi una serie di numeri che rappresentano le coordinate di Napoli, una chiara indicazione a “colpire” la città mentre in Europa infuria una guerra devastante.
La notizia, ribalzata in rete anche grazie ad un post di condanna dello scrittore Maurizio De Giovanni, non ha lasciato indifferenti i napoletani che hanno poi rilanciato postando una nuova immagine con tanto di coordinate nostrane e il paesaggio mozzafiato della città.
Una foto iconica, graficamente accattivante il cui autore è uno dei professionisti del settore: Max Laezza. Quest’ultimo preso dall’impeto in pochi secondi ha creato un meme che è diventato virale e come tale patrimonio di tutti.
Glia addetti ai lavori e non solo, conoscono bene l’estro e la generosità di Laezza, e non si sono stupiti del fatto che l’immagine non fosse firmata.
Insomma un dono fatto alla città e ai cittadini, senza alcuna voglia di protagonismo che dimostra quanto grande sia l’amore per Napoli e i napoletani.
E alla domanda cosa hai provato nel vedere la tua immagine rimbalzare su tutte le bacheche e i social, ti sei pentito di non aver autografato il tuo lavoro?
Max si schernisce e con acuta ironia dice: “Nella fretta mi sono scordato di firmare,avevo il piatto a tavola!”
Ma noi non gli crediamo, in fondo sappiamo che è stata l’ennesima difesa ad una città troppo spesso criticata e vessata. Insomma anche questo è la dimostrazione del grande cuore dei napoletani di cui Max è la piena incarnazione

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