BorrelliLa71

NAPOLI – “È indispensabile istituire il fascicolo del fabbricato, una sorta di cartella clinica dell’edificio, e, nei prossimi giorni, come proposto insieme al presidente De Luca, lavoreremo per far sì che, almeno in Campania e in tempi brevissimi

, non rimanga solo un progetto ma diventi una realtà perché, grazie al fascicolo del fabbricato, avremo una “carta di identità” dell’immobile e, quindi, la possibilità di conoscere la sua storia e se è in grado di resistere a un terremoto”Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, intervenendo questa mattina in diretta a L’aria che tira su La7.“In questi giorni tutti parlano di prevenzione, ma si corre il rischio di rivedere lo stesso film visto negli anni passati, dopo gli altri terremoti che hanno funestato la nostra storia” ha aggiunto Borrelli per il quale “non bisogna dimenticare quel che si sta dicendo in questi giorni e passare a fatti concreti, come l’istituzione del fascicolo del fabbricato”.“Una volta che si saprà la qualità degli edifici esistenti, soprattutto nelle zone maggiormente a rischio, si dovrà passare alla messa in sicurezza di quelli dove è necessario e possibile intervenire e alla demolizione di quelli pericolosi e irrecuperabili” ha sottolineato Borrelli per il quale “i fondi andranno trovati nella consapevolezza che costa molto di più gestire l’emergenza e la ricostruzione piuttosto che programmare e portare a termine la prevenzione”.“Nell’attesa che si completino le opere di prevenzione, però bisogna lavorare per avere piani di emergenza ed evacuazione aggiornati e adeguati” ha aggiunto Borrelli ricordando che “nei campi flegrei e nel vesuviano sono vecchi o non esistono e, anche per questo, vanno fermati tutti i programmi e i progetti di trivellazioni nell’area”.“Un discorso a parte, poi, merita l’Osservatorio vesuviano che è in una situazione assurda e ingiustificabile visto che, da febbraio, è stato commissariato per il clima teso che si era creato per una serie di contrasti interni e, ancora oggi, è nella stessa situazione” ha concluso Borrelli per il quale “non si può lasciare senza una guida certa un’istituzione importante come l’Osservatorio, anche per non dare un’immagine di abbandono e pressapochismo alla gestione dei rischi legati al Vesuvio e a tanti altri fenomeni naturali che ci sono nel nostro territorio”.

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