NAPOLI – La commissione Bilancio, presieduta da Manuela Mirra, ha esaminato oggi con l’intervento dell’assessore al Bilancio Salvatore Palma, del direttore centrale dei Servizi finanziari Raffaele Grimaldi e del responsabile del servizio Monitoraggio dell’attuazione del Piano di Riequilibrio Pluriennale Sergio Aurino, la delibera di Proposta al Consiglio n. 810/2016 di riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio manifestatisi dal 1 Settembre al 31 Dicembre 2015 che è all’ordine dei lavori della seduta consiliare di domani.

L’assessore Palma ha illustrato la delibera n. 810 di proposta al Consiglio riguardante il riconoscimento della legittimità dei debiti fuori bilancio che si sono manifestati dal 1° settembre al 31 dicembre 2015, attestati dai dirigenti. L’ammontare complessivo che deve trovare copertura finanziaria è di 51.886.302 euro. L’assessore ha spiegato nel dettaglio che i debiti fuori bilancio derivanti da sentenze esecutive (di cui alla lettera a) dell’articolo 194 del Testo Unico degli Enti locali) sono circa 2mila per un importo di 28.851.812 euro; quelli invece derivanti da acquisizione di beni e servizi senza il relativo impegno di spesa (cui si fa riferimento nella lettera e) dell’articolo 194) sono invece 76 per un importo di 12.483.934 euro.A questi importi vanno aggiunte altre voci, riconducibili a pagamenti eseguiti dal Tesoriere (circa 390mila euro), pagamenti per pignoramenti 2016 (circa 7 milioni), nonché i circa 3 milioni e mezzo per debiti già riconosciuti nel 2015 (per i quali non è stato possibile contrarre il mutuo previsto per il loro pagamento).L’assessore Palma ha inoltre esposto il risultato di una analisi compiuta sui debiti fuori bilancio riconducibili alla lettera e), tra i quali circa 3 milioni derivano da un debito verso la Sapna per maggiore produzione di rifiuti, 5,7 milioni per pagamenti elettricità, 1 milione a beneficio di ABC per forniture idriche nel patrimonio, 16 milioni per pagamenti connessi alla ricostruzione post terremoto, 1,38 milioni per il Welfare (la Regione deve ancora trasferire circa 3 milioni), 1,4 milioni per edifici scolastici.Complessivamente, però, questa tipologia di debiti – che è l’unica sulla quale l’amministrazione può intervenire, in quanto per quelli derivanti da sentenze è possibile solo eseguire – si è ridotta negli ultimi anni, passando dai 33 milioni del 2013 ai 19 milioni del 2014, ai 15 milioni del 2015.Questi risultati, ha concluso, sono in linea con il Piano di riequilibrio pluriennale che per il Comune resta il punto di riferimento principale; il Comune sta progressivamente smaltendo i debiti che proprio il predissesto aveva individuato, il tutto in presenza di tagli consistenti nei trasferimenti statali che continueranno anche nel 2017 (si prevedono ulteriori tagli per 6,5 milioni di euro).Nel dibattito sono intervenuti i consiglieri Brambilla (Mov. 5 Stelle) per il quale solo tecnicamente i debiti da sentenze possono essere riferiti alla lettera a) in quanto, come ad esempio dimostrano le sentenze sfavorevoli al Comune per risarcimenti per incidenti, la gran parte derivano dalla mancata manutenzione stradale, e il consigliere Palmieri (Napoli Popolare) per il quale i dati relativi ai debiti fuori bilancio sono sintomatici di difficoltà organizzative e amministrative, non risolte né monitorate adeguatamente, la cui valenza è, dunque, prevalentemente politica.

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