elezioni

NAPOLI – E’ guerra aperta. Tutti contro tutti. Toni accesi, accuse reciproche, botta e risposta tra candidati. Il clima si fa calòdo e non solo per l’arrivo della primavera. La campagna elettorale per la poltrona di palazzo san giacomo entra nel vivo. Se il sindaco uscente de magistris è sicuro della sua riconferma sullo scanno puiù alto del consiglio comunale e metropolitano. I suopi sfidanti lettieri, valente, brambilla, rivellini e taglialatela non lasciano nulla al caso.

Stamane presentazione della sede di Azione Nazionale alla presenza di Gianni Alemanno. Enzo Rivellini candidato a sindaco del partito non le manda a dire specie al sindaco De Magistris e ai 5 stelle.E sempre questa mattina nella sede di Italia dei valori presentazione del sostegno al candidato a sindaco valeria valente. Un errore appoggiare De Magistris 5 anni, ha detto Formisano. Oggi Valeria valente rappresenta il nuovo e la scelta giusta. La candidata del Pd assicura buon governo e scelte adeguate per la città, poi attacca i suoi competitor su tutti il M5S e Luigi Di Maio. Il vice presidente della camera Di Maio questa mattina ha sfilato con i dipendenti delle poste messi in mobilità. 220 lettere di licenziamennto sono dietro l’angolo e i lavoratori Gepin, il call center di Poste Italiane ubicato a Casavatore che ha perso l’appalto dopo 12 anni, hanno sfilato in corteo nella già congestionata zona della ferrovia, a Napoli. Traffico paralizzato. Con loro, in testa al corteo, la consigliera regionale del M5S Valeria Ciarambino e Di Maio.  “Luigi de Magistris è stato eletto dai napoletani cinque anni fa con la speranza che, da magistrato, portasse ordine e sicurezza nella città. Ma il più clamoroso dei fallimenti della sua amministrazione riguarda proprio il rispetto delle regole: è stato il Sindaco dei centri sociali, delle occupazioni e dell’abusivismo. Negare l’evidenza legata alla presenza di una criminalità diffusa, spesso minorile, fa male alla città. Bisogna adottare una politica da tolleranza zero”. Lo ha detto l’onorevole Marcello Taglialatela, candidato a Sindaco di Napoli per Fratelli d’Italia, intervenendo a Mattina 9, il programma in onda sull’emittente Canale 9 dal lunedì al venerdì a partire dalle 11.30. “Napoli è una città ferma da 25 anni – ha proseguito Taglialatela – Una città di mare che non è in grado di valorizzare le autorità portuali: abbiamo un interporto a Nola e uno a Marcianise ma non sono collegati in maniera efficiente con lo scalo napoletano. Il mare non deve essere visto come un problema, ma come una risorsa da valorizzare per creare nuovi posti di lavoro”.”Ho sempre sostenuto che Lettieri sia un candidato perdente e lo dimostrano i fatti: cinque anni fa, in un momento molto più favorevole per il centrodestra, ha perso nettamente. Il suo – ha continuato il parlamentare di Fratelli d’Italia – è stato atteggiamento di arroganza e presupponenza. A Caldoro invece rimprovero di non aver tratto insegnamento dalla sua sconfitta: c’era bisogno di maggiore condivisione, non bisognava accettare la candidatura di Lettieri, avendo lui dimostrato di non avere le caratteristiche per vincere. Tra l’altro il suo programma politico è stato affidato a persone che hanno sempre militato sulla sponda opposta”.”Il mio sogno nel cassetto – ha concluso Taglialatela – è occuparmi della città con la responsabilità di Sindaco e di farlo nel solco della tradizione di destra che Napoli ha sempre avuto. Bisogna far ritrovare ai cittadini fiducia nella politica: non dimentichiamoci che alle ultime Regionali solo il 40% degli aventi diritto si è recato alle urne”.“Napoli per la prima volta dopo anni è fuori dalla top ten della prestigiosa classifica Travelers’ choice stilata da TripAdvisor sulle mete italiane preferite dai turisti. E’ un’ulteriore umiliazione che la città non merita, e che certifica, una volta di più, che la narrazione della città piena di turisti è una ulteriore bugia di De Magistris”. Lo scrive, sul suo blog, Gianni Lettieri, imprenditore e candidato sindaco a Napoli. “Già nelle scorse settimane abbiamo appreso che la nostra città è fuori dalle prime 100 al mondo più visitate. Oggi la doccia fredda sui gradimenti dei turisti. TripAdvisor nel 2013 riportava Napoli al V posto tra le destinazioni prescelte a livello nazionale; nel 2014 e nel 2015 al IX posto ed oggi subiamo l’onta di uscire definitivamente dalle preferenze dei turisti. E’ un risultato amaro, frutto di una politica turistica inesistente e fallimentare. Cosa ha fatto per il settore turistico De Magistris in questi cinque anni oltre a bearsi delle naturali presenze in città nei periodi dove il grande afflusso c’è sempre stato, ovvero a Natale, Pasqua ed in alcuni week end lunghi? Napoli potrebbe vivere solamente dell’indotto derivante dall’industria del turismo, ma c’è bisogno di pianificazione, attrattività e, soprattutto, di rendere il nostro territorio accogliente e sicuro. Ed invece è degradato quasi ovunque ed in preda all’illegalità diffusa. Abbiamo un centro storico, che è il più grande museo a cielo aperto d’Europa, lasciato nell’abbandono più totale. Abbiamo decine di chiese, teatri e luoghi d’arte chiusi. Abbiamo parchi e bellezze ambientali impareggiabili, ma desolatamente lasciate nell’incuria. Abbiamo un’intera zona, Bagnoli, che è il simbolo del fallimento amministrativo che ha vissuto la città, e che invece dovrebbe rappresentarne il riscatto”. “Lo sto dicendo da tempo: Napoli non è solo i tre chilometri quadrati che vanno da Posillipo a piazza Municipio. Napoli è Piscinola, Scampia, Marianella, San Giovanni, Barra, Ponticelli, Pianura, Soccavo… Io invece voglio che proprio da lì riparta la svolta, anche turistica della città: io voglio che i turisti vengano a Napoli e abbiano voglia di andare a visitare la spiaggia di San Giovanni che tornerà fruibile o il campus universitario di Scampia che sarà tra i più moderni al mondo. Napoli non può accontentarsi delle briciole, non può continuare a scomparire anche a livello turistico. Napoli deve essere protagonista. Noi abbiamo un orgoglio e un’identità ultrasecolare da difendere. Napoli è cultura, tradizione, folklore, gastronomia, in una parola Napoli deve tornare ad essere bellezza. C’è una equipe di addetti al settore turismo che è al lavoro per redigere il piano Napoli365 che renderà la nostra città attrattiva tutto l’anno ed avremo bisogno di più strutture ricettive perché diventeremo il primo distretto turistico d’Italia. E tutto questo porterà sviluppo e lavoro. Basta con questa subcultura della rassegnazione che ci ha portato ad accettare umiliazioni da parte di amministratori incapaci ed irresponsabili. Riprendiamoci la dignità di essere napoletani. Insieme – conclude Lettieri – faremo tornare Napoli bellissima, anzi la più bella, com’è sempre stata in passato”.

 

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