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Napoli

Lettera aperta alla Città Metropolitana del corpo docente dell’ISIS Tassinari dopo l’interdizione

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POZZUOLI – Dal 23 dicembre 2020, 760 alunni e circa 150 tra docenti e personale ATA non possono entrare all’interno dell’ISIS Tassinari di Pozzuoli a causa di una interdizione emanata dalla Città Metropolitana di Napoli.

L’edificio, di proprietà privata, non risulta a norma secondo l’indice di vulnerabilità sismica.

Attualmente l’attività didattica si svolge in DAD.

Eccoo una lettera l’ennesima spedita alle istituzioni preposte.

A Città Metropolitana
Direttore Generale Città Metropolitana di Napoli
Dott. Giuseppe Cozzolino
cittametropolitana.na@pec.it
Al Dirigente Area Tecnica Edilizia Istituzionale, Mobilità e Viabilità
Dott.ssa Maria Teresa Celano
mcelano@cittàmetropolitana.na.it
Al Dirigente Area Tecnica Edilizia Istituzionale, Mobilità e Viabilità
Dott.ssa Marianna Pedalino
mpedalino@cittametropolitana.na.it
Al Consigliere Delegato dell’Edilizia Scolastica Dott. Domenico Marrazzo
dmarrazzo@cittametropolitana.na.it
Al Sindaco di Pozzuoli Dott. Vincenzo Figliolia
info@pec2.comune.pozzuoli.na.it
All’Assessore alla Pubblica Istruzione Comune di Pozzuoli Dott.ssa Anna Maria Attore
ass.attore@pec2.comune.pozzuoli.na.it
Al Direttore Generale dell’USR Campania Dott.ssa Luisa Franzese
drca@postacert.istruzione.it
Al Presidente della Regione Campania Dott. Vincenzo de Luca
seg.presidente@regione.campania.it
presidente@pec.regione.campania.it
All’Assessore all’Istruzione Regione Campania Dott.ssa Lucia Fortini
assessore.fortini@regione.campania.it
segr.fortini@regione.campania.it

OGGETTO: Richiesta urgente di chiarimenti in merito al prosieguo dell’INTERDIZIONE ALL’ACCESSO DELL’ ISIS TASSINARI- POZZUOLI (NA)
Da oltre quattro mesi noi docenti dell’ISIS TASSINARI di Pozzuoli viviamo nell’attesa di ritornare ad insegnare in presenza nella nostra scuola, ai nostri alunni.
Lo scorso gennaio il Comitato PRO TASSINARI opportunamente costituitosi, formato dai docenti, dai genitori e dagli studenti, ha inviato una richiesta di chiarimenti a Città Metropolitana di Napoli, in merito alla problematica situazione dell’ISIS Tassinari, senza mai ricevere risposta.
Citiamo solo una frase per riassumerne il contenuto della richiesta:
“Non è immaginabile che solo gli studenti dell’ISIS Tassinari proseguano le lezioni in DaD mentre tutti gli altri studenti campani sono rientrati a scuola, perché ciò creerebbe un’enorme disparità che lede il loro diritto allo studio!”
A quanto pare Città Metropolitana non lo ha solo immaginato, ma lo ha anche realizzato, CONTRAVVENENDO ANCHE A QUANTO DISPOSTO DALL’ULTIMO DPCM.
Ci si domanda allora, come sia possibile interdire l’accesso ad una sede scolastica per circa quattro mesi senza comunicare né alle famiglie né ai lavoratori dipendenti del Tassinari una data di riapertura ed allo stesso tempo prospettare una soluzione anche se alternativa e provvisoria, in vista della dichiarata ripresa delle attività in presenza, in base al DL. 52 del 22 aprile 2021.
Ma c’è un’altra domanda molto più pregnante: come mai l’interdizione disposta in data 23 dicembre 2020 sulla base di una documentazione tecnica presentata dal proprietario della struttura non è stata revocata se, come richiesto da Città Metropolitana stessa, è stato presentato il cronoprogramma dei lavori autorizzati anche dall’uff. del Genio Civile?
Si precisa che tale cronoprogramma è stato redatto sulla base di un’ulteriore relazione tecnica sulla vulnerabilità sismica, questa volta supervisionata dal prof. ing Prota, Professore Ordinario di Tecnica delle Costruzioni presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, accademico e luminare in campo sismico, nella quale risulta evidente l’accessibilità in alcuni corpi di fabbrica dell’Istituto. Questa volta su cosa si basa l’interdizione all’accesso?
Non risulta ai docenti e al personale tutto dell’istituto, che siano state fatte ulteriori perizie da parte degli stessi ingegneri dell’Ufficio Tecnico di Città Metropolitana che smentiscono quanto dichiarato dalla ditta Ultragenny proprietaria dell’immobile.
Il protrarsi di questa situazione di incertezza e di mancanza di comunicazioni chiare ed esaustive, ha già creato allarmismo e confusione, con un conseguente calo delle iscrizioni, che invece, negli ultimi anni, registrava un trend in continua crescita. Ancor di più, il fatto più grave è che nessuno di noi, è in grado di rispondere alle domande dei genitori in merito al prossimo anno scolastico e al futuro del NOSTRO Istituto.
Risulta più che evidente, considerato i due bandi da voi pubblicati di cui l’ultimo andato deserto, che non ci sia sul territorio una struttura idonea ad ospitare i circa 800 studenti del TASSINARI (35 aule) ed i 15 laboratori necessari al funzionamento ordinario della scuola, che vanta quattro indirizzi di Istituto Tecnico Tecnologico e un indirizzo di Liceo Linguistico con l’insegnamento del cinese, e riteniamo superfluo dover ricordare all’UFFICIO TECNICO come tali laboratori siano INDISPENSABILI per il raggiungimento delle competenze che NOI DOCENTI CERTIFICHIAMO al termine del quinto anno;
l’unica cosa non EVIDENTE E CHIARA è quale destino Città Metropolitana di Napoli abbia immaginato, sempre che lo abbia fatto, per i nostri studenti. NON POSSIAMO ESSERE MESSI DA PARTE DA CHI DECIDE SUL NOSTRO FUTURO, DOBBIAMO ESSERE UNA PRIORITA’, GLI 800 STUDENTI DEL TASSINARI DEVONO ESSERLO!!!!!
Noi docenti, le famiglie e gli alunni non possiamo più aspettare, finora lo abbiamo fatto perché abbiamo avuto fiducia nelle Istituzioni, ma ora riteniamo doveroso combattere per i nostri diritti, perché a quanto pare siamo gli unici a preoccuparcene, dobbiamo tutelare il diritto allo studio!
E’ già stato un anno difficile e sulla pandemia o su quanto disposto dai vari DPCM nessuno di noi può fare nulla; abbiamo tutti lavorato più di quanto la legge ci imponeva, siamo stati i primi del territorio ad attivare a pieno ritmo la DaD e lo abbiamo fatto sempre con il dovere che la nostra professionalità ci richiede, e continueremo a farlo.
Ma alla luce di quanto è emerso nell’ultimo mese, sembra essere solo un problema di ‘accordi’.
Dalla lettura della documentazione inviataci per conoscenza dai tecnici della ditta Ultragenny il “blocco B1” ossia dove sono ubicate la gran parte delle aule, ha un indice di vulnerabilità sismica a norma, allora si deduce che non è più un reale problema di sicurezza, allora di cosa si sta parlando???
Ora dobbiamo fare qualcosa!!!!
Iniziamo con il chiedere a Città Metropolitana:
• Immediata chiarezza sui tempi e i modi di rientro nella NOSTRA sede di Via Fasano, 13 Pozzuoli;
• Chiarezza a riguardo delle altre strutture del territorio che ospitano le scuole in merito alla vulnerabilità sismica che, solo nel nostro caso, ha causato l’interdizione dell’accesso e le relative conseguenze. Pertanto chiediamo con un accesso civico i certificati di vulnerabilità sismica di tutte le scuole secondarie di secondo grado del territorio flegreo;
• Che gli studenti e le famiglie dell’ISIS Tassinari possano avere garantiti gli stessi diritti degli altri studenti e famiglie di altre scuole.
Pozzuoli, 26/04/2021
I docenti dell’ISIS TASSINARI

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