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Napoli

Una singolare cornice per una Mesa conviviale

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SAN GIORGIO A CREMANO (di Fosca Tortorelli) – Da una antica scuderia di un palagio di San Giorgio a Cremano, da Gennaio 2018, dopo un anno di totale ristrutturazione a cura dell’architetto casertano Mario dello Stritto, prende vita Mesa, percorsi di gusto, l’accogliente ristorante guidato dallo chef Mario Strazzullo, coadiuvato dalla compagna Serena.

Mesa, tavola in spagnolo, vuole proprio simboleggiare l’accoglienza e l’ospitalità, il lungo corridoio che accompagna i commensali nella spaziosa sala con cucina a vista, è corredato da scritte in lingua ispanica che catturano lo sguardo e invitano ad entrare. Tutto è stato disegnato per far sentire gli ospiti come a casa, offrendo quel senso di convivialità che va a rafforzare il significato spagnolo con la parola dialettale napoletana mesale, ossia tovaglia.

Circa 50 i coperti interni e, come ulteriore motivo di vanto, il delizioso locale ha un bel giardino esterno, che consente di ospitare anche gli amici a quattro zampe.

Lo chef Mario Strazzullo, dopo il diploma conseguito all’IPSSAR “De Gennaro” di Vico Equense nel 2001, si è professionalizzato attraverso diverse esperienze, su tutte quelle svolte nelle brigate degli chef bistellati, nel 2006 con Antonino Cannavacciuolo a “Villa Crespi” sul lago d’Orta e nel 2007, da Alfonso Iaccarino al “Don Alfonso 1890” di Sant’Agata sui due Golfi. Ma quello che ha guidato Mario in questa nuova avventura, è stato proprio l’amore per la cucina, che ha origini piuttosto remote, quando da bambino affiancava la nonna in cucina nella preparazione dei tipici piatti della tradizione napoletana.

Oggi continua a dimostrare ed esprimere la sua passione nella sua proposta gastronomica, che con minuta precisione unisce le diverse esperienze maturate, combinando sapori mediterranei legatoi in maniera sinergica a elementi di altre culture e/o regioni. Come il Cous Cous Mediterraneo, preparato con peperoni, seppie saltate e nero di seppia o il Fish&Chips, interpretato da Mario, con prodotti legati al territorio campano, realizzato con il pesce azzurro locale.

Non trascura l’attenzione verso i prodotti e i tanti produttori locali, come nel caso delle Linguine di Napoli, condite con cozze fresche e pomodorini del Piennolo Giolì, arricchite da una delicata salsa di tarallo al finocchietto o il Pastis, la sua idea di crostatina vesuviana, dove una frolla scomposta, si arricchisce di un cremoso al cioccolato bianco e confettura di albicocche pellecchielle, o ancora il Mesacolada, un divertente e leggero dessert composto da raviolvi di ananas, farciti con crema al Rum e latte di cocco.
Un luogo che, come il suo “timoniere”, saprà dare ai suoi fruitori, quel senso antico di accoglienza e convivialità, gestito con estro creativo e intriganti guizzi contemporanei.

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