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AVERSA – Uno studente di 14 anni è stato fermato ieri dalla Polizia ad Aversa (Caserta) con l’accusa di aver accoltellato, nell’Istituto tecnico Alessandro Volta, un compagno finito poi in ospedale in codice rosso con una ferita alla spalla. La vittima è seguita da un insegnante di sostegno.

L’aggressore, fermato alcune ore dopo il fatto su una minicar, è stato condotto dai poliziotti, su disposizione della Procura minorile, nell’istituto minorile dei Colli Aminei a Napoli.

“Massima vicinanza da parte mia alla comunità scolastica dell’Istituto Alessandro Volta di Aversa sconvolta da un episodio gravissimo, come quello dell’accoltellamento di un 14enne da parte di un suo coetaneo”. Lo dice l’assessore regionale all’Istruzione, alle Politiche Sociali e alle Politiche giovanili Lucia Fortini.

“Un pensiero particolare – continua l’assessore Fortini – va al ragazzo ferito e alla sua famiglia e con loro alla dirigente scolastica Laura Nicolella. È sempre difficile comprendere episodi del genere, soprattutto quando i protagonisti sono ragazzi così giovani. Lo è ancor di più per me in questo caso perché conosco bene la scuola e posso testimoniare la bontà dell’ambiente e il lavoro eccezionale svolto dalla preside nell’istituto.

La scuola campana in questi anni, anche grazie a tante iniziative portate avanti dall’assessorato, è riuscita a diventare un importante baluardo contro l’illegalità e un punto di riferimento forte per tantissimi ragazzi, anche in aree ‘difficili’ della regione. Un risultato ottenuto con uno sforzo notevole: oltre 100 milioni di euro investiti su Scuola Viva, un programma che coinvolge quasi la metà degli istituti campani in attività culturali collaterali per una crescita sana dei nostri giovani, altri 13 milioni di euro impegnati per il progetto di “Scuola di Comunità”, che è da poco partito per combattere il fenomeno della dispersione scolastica nelle aree più a rischio.

Episodi come questo purtroppo ci pongono davanti all’evidenza di una società che troppo spesso antepone i valori della violenza e della sopraffazione a quelli della solidarietà e della comprensione. Di fronte ad essa abbiamo la possibilità di rispondere in un modo molto chiaro e coerente con quanto fatto fino ad oggi, ossia dando ancora più forza alla scuola campana”.

“Ormai siamo al far west tra minorenni che girano regolarmente armati di coltello, tirapugni, mazze da baseball e per un nonnulla sono pronti a colpire i loro coetanei ricorrendo alla violenza e mostrano disprezzo e indifferenza per le conseguenze. Una situazione complessa e pericolosa per la quale occorre in primis abbassare l’età imputabile e adottare più severità nelle pene”. Lo ha dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli.

“Al tempo stesso – prosegue Borrelli – è indispensabile una maggiore responsabilizzazione dei genitori che non possono e non devono ignorare che i loro figli girano armati per la città. Sono tantissimi gli episodi registrati nel 2018, ci aspettiamo una stretta da parte delle forze dell’ordine e della magistratura per arginare il fenomeno delle baby gang impedendo sul nascere che crescano nuovi delinquenti”.

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