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NAPOLI – Ecomostro, scempio architettonico. Questi solo alcuni dei nomi attribuiti ai barbacani installati oramai due anni nel muro perimetrale del Bosco di Capodimonte a seguito di una grave infiltrazione d’acqua.

Proteste si sono succedute sia per la ridotta viabilità che per le strutture in cemento, non propriamente adatta ad un luogo storico. La svolta dovrebbe essere vicina, dopo una tavola rotonda tra Soprintendeza ai beni culturali, comune di Napoli, terza municipalità, e direzione del Museo si è deciso che i lavori di rimozione delle strutture dovrebbero partire tra sei mesi.L’associazione “Addà Passà a Nuttata”, che ha dato vita a numerose manifestazione per denunciare lo scempio chiede chiarezza, come dichiarato dal presidente Davide D’Errico.Durante le festività natalizie un giro di boa è avvenuto anche per le infrastrutture destinate ad ospitare la nuova linea filobus ai Colli Aminei. Progetto comunale fortemente criticato dagli anni scorsi da una parte della cittadinanza, che teme ulteriori rallentamenti del traffico diretto alla zona ospedaliera, oltre che una diminuzione del valore delle case che si trovano al primo piano della strada, su cui incidono i pali. La linea dovrebbe essere inaugurata il prossimo aprile.Una realizzazione, quella del percorso filobus, che ha concesso altresì di ottenere una nuova illuminazione, ma che secondo molti avrebbe un impatto più negativo che positivo.

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