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NAPOLI – Non si placa l’emergenza incendi nel Sud Italia. In Campania continua a persistere la lunga scia di fuoco intorno alle pendici del Vesuvio. Il fronte non è più così lungo come martedì, quando ha raggiunto i due chilometri, ma c’è ancora. Le fiamme si ergono anche dai boschi tra i monti Lattari e il Faito sui rilievi che sovrastano l’area costiera. Sono tre i Canadair del Dipartimento nazionale in azione sul Vesuvio e 300 gli uomini al lavoro tra Ercolano e Ottaviano. Nelle altre zone della Campania sono operativi cinque elicotteri regionali.

Nell’area del Vesuvio, intanto, scatta “una rimodulazione del piano d’impiego dei militari” orientato “in funzione preventiva”. Nei prossimi giorni “verrà ampliata la presenza in loco dei militari nelle situazioni più critiche, nell’ottica della prevenzione”. E’ stato stabilito dal Comitato per l’ordine e la sicurezza su iniziativa del ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, e della Prefettura.

“Siamo in una fase preliminare, ma tutto fa propendere per la natura dolosa degli incendi”. Lo ha detto il procuratore reggente di Napoli, Nunzio Fragliasso. La procura ha aperto un fascicolo per l’ipotesi di incendio boschivo ed è in coordinamento con gli altri due uffici giudiziari, le procure di Torre Annunziata e Nola, nel cui territorio di competenza si estendono gli incendi sul Vesuvio.

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