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NAPOLI – Circa cinquecento pagnotte sono state distribuite gratuitamente tra Chiaia e San Ferdinando, fino al Pallonetto di Santa Lucia dagli attivisti dei Verdi.

E’ il “Pane della Legalità”.L’iniziativa nasce dopo la condanna a 240 anni di carcere degli esponenti del clan Lo Russo che avevano imposto nella zona il racket del pane con incrementi a oltre 20 cent.Tanti i cittadini che con piacere hanno accolto l’iniziativa portata in strada dall’artista Salvatore Iodice, dal consigliere comunale Stefano Buono, dall’esponente dei Verdi Diana Pezza Borrelli e dal consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli, quest’ultimo che ha spiegato come il pane sia alla portata di tutti.“Abbiamo pensato che era questo il modo migliore per festeggiare la condanna di boss e gregari del clan Lo Russo che avevano creato un sistema criminale per imporre la vendita del pane prodotto dai loro panifici, spesso in pessime condizioni igienico sanitarie”.“Sono ormai dieci anni che lottiamo contro il racket del pane nel napoletano e nel casertano e questa condanna rappresenta una vittoria che ci dà fiducia e ci spinge a continuare nella battaglia intrapresa” ha aggiunto Borrelli per il quale “è una battaglia di legalità, ma anche di sicurezza perché il pane prodotto dalla camorra è prodotto senza alcun rispetto delle norme igienico sanitarie ed è potenzialmente pericoloso”.“La produzione e la distribuzione del pane è ormai un metodo di imposizione del pizzo usato da diversi clan che sono sempre più impegnati nel settore dell’alimentazione” ha continuato Borrelli auspicando che “la sentenza di condanna per gregari e boss del clan Lo Russo faccia dedicare la giusta attenzione al fenomeno perché, negli ultimi tempi, a parte l’impegno dei Carabinieri, è evidente una diminuzione dell’interesse a cominciare dalla mancata riunione del tavolo interistituzionale in Prefettura che deve essere convocato immediatamente dal Prefetto per decidere la strategia da seguire”.

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