AFRAGOLA – I muri delle strade di Afragola sono stati tappezzati da alcuni surreali manifesti, firmati da Antonio Moccia, rampollo dell’omonimo clan.
I manifesti farebbero riferimento ad attività di estorsione e di spaccio di droga che non sarebbero ad opera dei Moccia ma bensì di altri che “sfruttano” la fama del clan : “Mi rivolgo ai commercianti, agli imprenditori ed a tutti i cittadini di Afragola e dei paesi vicini che vengono massacrati ogni giorno da estorsori che minacciano i nostri affari e che rovinano con la droga i nostri figli. Ho anche scoperto che più volte spendono il mio nome e quello della mia famiglia; vi invito a denunziare tutti i colpevoli e se vengono falsamente a nome della mia famiglia ancora più immediatamente.”
Il direttore di “Cogito” Antonio Iazzetta ha segnalato la presenza di tali manifesti al Consigliere Regionale dei Verdi Francesco Emilio Borrelli che ha così commentato:” E’ una vicenda che farebbe ridere se non si trattasse di camorra e criminalità. Trovo surreale che un appartenente a una famiglia che ha avuto un ruolo nella storia criminale campana parli di denunce, mi chiedo se sia preoccupato per la legalità o invece per il nome della sua famiglia. Le denunce andrebbero fatte sempre, a prescindere da chi compia l’atto criminale. La camorra fa schifo, sempre, a prescindere da quale sia il nome del clan” .

Denunciare gli estorsori, “ancor piu’ immediatamente” se chiedono il “pizzo” a suo nome o per conto della sua famiglia: così su alcuni manifesti – fatti affiggere ad Afragola, popoloso comune alle porte di Napoli – a firma di Antonio Moccia, fratello di Luigi, elemento di spicco dell’omonima e storica famiglia camorristica.

Questo il testo in caratteri cubitali di colore rosso: “Avviso importante, Mi rivolgo ai commercianti, agli imprenditori e a tutti i cittadini di Afragola e dei paesi vicini che vengono massacrati ogni giorno da estorsori che minacciano i nostri affari e che rovinano con la droga i nostri figli. Ho anche scoperto che più volte spendono il nome mio e quello della mia famiglia; vi invito a denunziare tutti i colpevoli”. “Sono state pagate le tasse e i manifesti sono stati affissi negli spazi comunali, – riferisce all’Ansa il sindaco di Afragola, Claudio Grillo – altrimenti li avremmo rimossi”.

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