NAPOLI – “La chiusura  di ben due esercizi commerciali al Vomero, uno accanto all’altro, adibiti, fino a qualche giorno addietro, uno alla vendita di capi d’abbigliamento e l’altro alla telefonia mobile, posti nel tratto di via Luca Giordano che da va da via De Mura a piazza degli Artisti, l’ultimo ad essere pedonalizzato, benché solo sulla carta, dal momento che le autovetture transitano e sostano a tutte le ore del giorno, sia per la mancanza di dissuasori ai confini sia per la carenza dei necessari controlli, sta creando una sorta di psicosi tra i residenti e i commercianti storici della zona. Si teme che, così come sta già a avvenendo, sempre con maggior frequenza, da alcuni mesi a questa parte, più in generale, nei tratti pedonalizzati di via Scarlatti e di via Luca Giordano, al loro posto possano nascere altre attività adibite alla vendita e alla somministrazione di cibi e bevande “. A farsi portavoce delle preoccupazioni espresse è Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari, già presidente della Circoscrizione Vomero, da sempre attento ai notevoli cambiamenti che si stanno registrando nel settore del terziario commerciale nell’ambito del territorio della municipalità collinare, che comprende i quartieri del Vomero e dell’Arenella.

 “Una preoccupazione che discende da un dato oggettivo – puntualizza Capodanno -. Nel tratto di strada in questione infatti, in tempi recenti, hanno già chiuso altri esercizi commerciali, adibiti precedentemente a diverse categorie merceologiche e al loro posto sono stati aperti bar e pizzerie, al punto che, in poche centinaia di metri, nella suddetta area pedonalizzata, sono state collocate ben otto strutture, tra gazebo, ombrelloni, tavolini e sedie, con una concentrazione che risulta la più elevata al Vomero, con l’occupazione di buona parte della sede stradale, la qual cosa rende estremamente difficoltoso il transito dei mezzi autorizzati, tra i quali quelli adibiti al pronto soccorso, costringendo inoltre i pedoni a delle vere e proprie gimcane per poter passeggiare “.

 “Diciamo basta a questo stato di cose  – sottolinea Capodanno -. Occorre che l’amministrazione comunale partenopea intervenga per stabilire un limite, peraltro a mio avviso già superato, così come avveniva prima del decreto Bersani con le tabelle contingentate, per l’apertura di esercizi pubblici al Vomero, così come in altri quartiere della città che manifestino le stesse problematiche.  Resta il dato che di fatto il quartiere collinare è stato trasformato in una sorta di fast food a cielo aperto, con una quantità incredibile e sovradimensionata di nuovi esercizi commerciali adibiti a bar, pizzerie, ristoranti e pasticcerie, l’ultima delle quali, la “sexy pasticceria” aperta nei giorni scorsi nella centralissima via Scarlatti, ha fatto storcere il naso a più di una persona, per lo più genitori con bambini piccoli al seguito, per i prodotti che vende, dolci che hanno la forma di organi genitali maschili e femminili, senza che le autorità e gli enti preposti siano a tutt’oggi intervenuti per salvaguardare il pubblico decoro e anche in relazione alla possibilità che possano trovare applicazione le disposizioni  previste nell’art. 528 del codice penale,  per il commercio di “oggetti osceni di qualsiasi specie” “.

Capodanno sollecita, ancora una volta, gli uffici competenti a intensificare tutte le necessarie attività e i controlli del caso sul fenomeno delle notevoli quanto rapide trasformazioni commerciali  che si stanno verificando nel quartiere collinare della Città.

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