NAPOLI – Francesco Pio Maimone sognava di aprire una pizzeria tutta sua. Lavorava come cameriere in un locale di sera. Ma voleva guadagnare qualcosa in più da conservare per realizzare il suo sogno. Appena qualche giorno fa aveva chiesto ad un amico, con un messaggio su Whatsapp di informarsi per un posta da muratore al mattino.

FRANCESCO VOLEVA APRIRE UNA PIZZERIA CON “RESTO AL SUD”
Sognava Resto al Sud, il programma che finanzia i giovani volenterosi di intraprendere un’attività imprenditoriale. Un ragazzo senza macchie. Anche se viveva in un quartiere disagiato di periferia.

A Pianura, dove viveva con i genitori, non frequentava le “cattive compagnie”. Una storia completamente diversa raccontata poco più di una settimana fa nello stesso scenario del crimine. Ancora una volta gli chalet di Mergellina.

IL PRECEDENTE A MERGELLINA LO SCORSO 12 MARZO
Quella volta i proiettili esplosi hanno colpito un coetaneo di Francesco, ma già appartenente ad un clan camorristico. Antonio Gaetano, anche lui residente a Pianura, oggi rischia la paralisi ed è ancora sotto stretta osservazione sanitaria, a seguito delle ferite di arma da fuoco riportate lo scorso 12 marzo.

Adesso la polizia è alla ricerca dell’omicida di Francesco, quello dalla scarpa sporca. Al setaccio tutte le telecamere della zona, per individuare chi ha sparato. E probabilmente si è immediatamente confuso tra la folla, per poi dileguarsi nel traffico della movida di Mergellina.

“A Mergellina serve da tempo un’operazione alto impatto – lo dichiara il deputato dell’Alleanza Verdi- La Sinistra Francesco Emilio Borrelli – per fermare una deriva criminale e illegale inaccettabile. Non si possono usare mezze misure bisogna intervenire con determinazione. Nella sola Mergellina dal 2004 sono stati 6 i giovani uccisi spesso per motivi futili e assurdi. Proprio nella piazza c’è una lapide dedicata a Francesco Estatico, altra giovane vittima uccisa a coltellate proprio a Mergellina nel lontano 2004”.

“Ancora una giovane vittima di assurda violenza a Napoli, Francesco Pio, 18 anni, ucciso con colpi di pistola in petto in pieno centro. La violenza in Italia aumenta giorno dopo giorno, sicurezza e legalità, prevenzione e repressione non sono più una priorità dei governi da anni. Nemmeno del governo delle destre, che agita sempre il pugno della sicurezza, ma in realtà è la spada di latta verso i forti e la spada di ferro verso i deboli. Ma è inutile che chi sta oggi all’opposizione usi la retorica della legalità perché non ne ha il patentino. “ afferma Luigi de Magistris
“A Napoli, poi, una città divenuta acefala, si sta disperdendo un patrimonio di energie umane e di riscatto popolare e di coraggio amministrativo e politico raggiunto negli ultimi anni. Un’amministrazione che governa da un anno e mezzo, che vive di rendita ma non ha polso e guida della città. La terza città d’Italia, poi, con il posto di Procuratore della Repubblica vacante da oltre un anno a fronte anche di un aumento esponenziale dei reati di camorra e di criminalità ordinaria. Il controllo del territorio sempre più assente in alcune zone ed in alcuni orari. Senza la giusta tensione morale ed istituzionale non si recupera.” Prosegue l’ex sindaco di Napoli
“ Per non parlare della grave inadeguatezza istituzionale in occasione della guerriglia urbana scatenata dalla venuta in città dei tifosi tedeschi. Purtroppo nel nostro Paese, poi, chi affronta la criminalità, soprattutto quella più insidiosa, con coraggio ed opera con competenza ed onestà viene pesantemente ostacolato.” Conclude de Magistris

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