NAPOLI (di Giulia Sferrazzo) – Presentata ufficialmente alla Camera la proposta di legge dal titolo “Istituzione del servizio militare e civile universale territoriale e delega al Governo per la sua disciplina” avanzata dal vicepremier Matteo Salvini e dal suo partito.

Il disegno di legge, ideato da quest’ultimi, prevede sei mesi di servizio civile o militare per ragazzi e ragazze tra i 18 e i 26 anni, da svolgere solo in Italia e su base regionale.

Un progetto in cui il leader della Lega crede molto e di cui si dice convinto: “Ne sono convinto. È una forma di educazione civica al servizio della comunità, di disciplina, di attenzione al prossimo e rispetto per se stessi e per gli altri che potrà avere effetti molto positivi”.

Affermazioni che vanno ad aggiungersi a quelle già precedentemente fatte durante il ritrovo degli Alpini a Vicenza, quando il Ministro delle Infrastrutture aveva annunciato la proposta. Proprio in quell’occasione aveva spiegato le modalità di gestione della leva militare, assicurando che nessun ragazzo avrebbe dovuto allontanarsi da casa, bensì le varie attività a cui dedicarsi sarebbero state svolte tutte nella propria regione di appartenenza.

Ma mentre il vicepremier Salvini sembra essere deciso ad andare avanti per questa strada, lo stesso non si può dire degli altri esponenti politici di opposizione e non.

È infatti lo stesso Ministro della Difesa, Guido Crosetto, che a seguito di una domanda a riguardo ha velocemente risposto: “Le forze armate non possono essere pensate come un luogo per educare i giovani, cosa che deve essere fatta dalla famiglia e dalla scuola”. Affermazione che ha poi trovato appoggio nelle recenti dichiarazioni del presidente del Senato Ignazio La Russa, che in merito ha detto: “Non è una grande proposta, io ho sempre detto che per me è giusto che su base volontaria si incentivi chi vuole a fare una breve esperienza[…]Considero un errore ritornare a immaginare un obbligo[…]Salvini dice che il servizio militare forma i giovani, però questo è un compito della scuola, non è che il servizio militare era fatto per formare i giovani, era fatto per difendere la libertà e l’indipendenza”. Parole che mettono in luce le varie perplessità legate a questa proposta, che sembra quindi non convincere.

Dall’opposizione troviamo invece i pareri della segretaria del PD Elly Schlein, che ha accusato il governo di mettere in mano delle nuove generazioni dei fucili, inneggiando in questo modo alla guerra, e quello del presidente del Movimento 5 stelle Antonio Conte che a riguardo ha dichiarato: “I ragazzi non hanno bisogno di una politica che vuole la leva obbligatoria per spingerli a fare il militare[…]Ai ragazzi serve il salario minimo legale per non essere più sottopagati, l’eliminazione dei tirocini non retribuiti,la riduzione dell’orario di lavoro a parità di salario[…]Serve un’Italia che corre per i diritti di una generazione tradita”.

Una proposta che ha quindi generato molto dissenso e che ad oggi non sembra trovare un vero e proprio sostegno al di fuori della Lega, nonostante l’augurio da parte del Ministro Salvini di trovare appoggio anche negli altri partiti.

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