NAPOLI – Tassi al centro del dibattito sul rischio di una stretta creditizia dopo anni di denaro a basso costo.

L’incontro si è svolto presso l’Arciconfraternita dei pellegrini a Napoli alla presenza di istituzioni, esperti, banchieri.

“Il governo innanzitutto è molto attento sul tema e soprattutto con la delega fiscale vi è stata un’azione proprio rivolta a tutela delle imprese e delle famiglie.

Ci sono sicuramente problemi, siamo in una fase transitoria rispetto alla governance europea.

Tra le questioni che intendiamo affrontare ad esempio che quelli sollevati dai confidi.

Rispetto ad avere in questo momento un deficit di finanziamento privato rispetto a grandi finanziamenti pubblici che sono arrivati nel periodo del COVID va trovato un accordo naturalmente cin le banche proprio per evitare problemi specialmente alle piccole medie imprese che sono lo scheletro economico di questo paese e devono essere tutelate e messe in grado di poter svolgere la propria attività sempre nella legalità e quindi attraverso anche il Confidi possono contare su qualcosa di trasparente e legale.

C’è questo problema della massa di garanzie che non può essere inferiore a 150 milioni quindi evidentemente in questo momento di difficoltà di coniugare il finanziamento privato alle imprese dobbiamo affrontarlo almeno chiedendo una slittamento dei termini per poter fare in modo che ci sia un riequilibrio all’interno proprio dei dei confidi vigilati che sono quelli un po’ più in questo momento a rischio”. Lo ha dichiarato il sottosegretario al MEF Sandra Savino.

Iniziativa che, dopo il saluto del primicerio dell’Arciconfraternita dei pellegrini Gianni Cacace e dell’assessore al bilancio del Comune di Napoli Pierpaolo Baretta, è proseguita con l’intervento di Amedeo Manzo, Presidente Bcc Napoli e Presidente Federazione Banche di Comunità Credito Cooperativo Campania – Calabria: “il rating umano unisce le tante questioni oggi in campo per coniugare le regole con i progetti validi.

Noi abbiamo lavorato per creare un tasso della concordia.

Già sei mesi fa noi iniziavamo la nostra battaglia bloccando i tassi sui mutui dei nostri soci e clienti e non mi sembra che questa idea abbia trovato tanti compagni di viaggio salvo oggi ascoltare da autorevoli economisti e non ultimo dal governatore della Banca italia che l’inflazione non si cura soltanto con la politica dei tassi.

Io credo che vadano rispettati i mutuatari, le famiglie, i giovani, le piccole imprese, gli artigiani che hanno fatto sacrifici e hanno investito per poter acquistare la prima casa.

Credo molto che il concetto di profitto misurato a mio avviso vada sviluppato da parte delle banche che devono certamente guadagnare perché altrimenti non possono reinvestire ma credo che la realizzazione del proprio reddito non sia soltanto di carattere finanziario ma possa essere anche di carattere sociale”.

Dibattito di grande interesse con numerosi interventi moderati dal giornalista Rai Vincenzo Perone.

“I tassi stanno già scendendo ma ovviamente per quanto riguarda Euribor bisogna attendere la BCE per vedere effetti positivi”, sottolinea Gianfranco Torriero, vicedirettore generale vicario ABI.

“C’è una promessa di Christine Lagarde di diminuire i tassi nella prossima riunione di giugno. È la speranza di tutti perché se diminuiscono i tassi diminuisce ovviamente la spesa per le famiglie”, ha osservato Eraldo Turi, presidente dell’Ordine dei commercialisti di Napoli.

Sono poi intervenuti anche Francesco Micheletti, responsabile Direzione Crediti Campania Calabria e Sicilia Intesa-San Paolo, Giuseppe Ursini, Co-Presidente Nazionale Codacons, Carlo Palmieri, Vice Presidente Unione Industriali di Napoli con delega al Credito.

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