NAPOLI – “Nasce la nuova Confcommercio Campania e punta allo sviluppo del Mezzogiorno partendo da logistica, turismo, porti, sanità e commercio e soprattutto a essere la rappresentanza più dinamica del mondo dell’impresa che crea ricchezza e occupazione nella nostra regione”.

Lo ha dichiarato il direttore generale di Confcommercio Campania Pasquale Russo sottolineando che “non possiamo lasciare Napoli e la Campania indietro, abbiamo bisogno di essere sostenuti e di poter prevedere il futuro dello sviluppo delle imprese che rappresentiamo che oggi sono circa 20mila per mezzo milione di occupati.

Un esempio è la tassa di soggiorno che certamente non favorisce il turismo, così come continuano i tagli nel settore della sanità e a breve si aprirà un tavolo di confronto con la Regione.

Nella logistica mentre il resto dei porti del Mediterraneo riesce a crescere di circa il 10% qui con difficoltà si raggiunge l’un percento e dunque le Zes possono ora rappresentare un’importante opportunità di sviluppo. Abbiamo tante proposte per esempio come la legge regionale del turismo e i distretti turistici che aiutano a sostenere una importante crescita” che, come dichiarato anche dal sindaco de Magistris nel corso del convegno sull’andamento economico del Sud, “vede Napoli ai vertici insieme a Matera nel Mezzogiorno”.

In apertura il presidente di Confcommercio Napoli Massimo Vernetti ha sottolineato “il ruolo che oggi stiamo assumendo come punto di riferimento della crescita della città, come interlocutori che, dopo tanti anni di crisi, vogliono rimboccarsi le maniche e lavorare al fianco delle imprese e delle istituzioni”, oggi tutte presenti con il sindaco de Magistris, il prefetto Carmela Pagano, il questore Antonio De Iesu, il comandante dei carabinieri Ubaldo Del Monaco e centinaia di imprenditori.

Oggi si è presentata una ricerca del centro studi nazionale di Confcommercio realizzata da Mariano Bella nella quale sono state rilevate le numerose criticità del nostro paese e in particolare del Mezzogiorno d’Italia se non viene adeguatamente sostenuta dalle politiche di investimento infrastrutturale. Le conclusioni sono state del presidente nazionale Carlo Sangalli: “come ha mostrato Mariano Bella, c’è in corso una preoccupante diaspora giovanile nel Sud Italia, ma è anche vero che le nuove generazioni rimangono, per competenze e prospettive, un punto su cui non possiamo arrenderci.

Per il Sud un primo positivo segnale è venuto dalla Legge di Bilancio 2018 che ha previsto incentivi specifici per le assunzioni di giovani nel Mezzogiorno e, in alcuni casi, anche oltre questi limiti di età. E, ancora, le nuove opportunità per il Sud sono anche nei nuovi trend dell’economia civile, della sostenibilità e del turismo mondiale.

Per il Mezzogiorno proponiamo, quindi, un modello di sviluppo economico, culturale ed ambientale che valorizzi le risorse proprie di questo territorio. Senza importare cioè modelli di sviluppo non in sintonia con le materie prime di questa area del nostro Paese, fortemente incentrato sull’offerta turistica, culturale e sulle professioni”.

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