Coronavirus, terza vittima in Campania: è una donna di 84 anni con problemi respiratori (VIDEO)

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    NAPOLI – Una donna di 84 anni, risultata positiva al Covid19, è morta ieri sera nell’ospedale civile di Nola (Napoli), dove era stata portata dai figli in seguito a difficoltà respiratorie. Secondo quanto si è appreso, il pronto soccorso del nosocomio è stato chiuso per la sanificazione. E’ la terza vittima in Campania.

    La donna, residente ad Ottaviano (Napoli), pare non avesse avuto contatti con persone provenienti dalle zone del nord Italia.

    L’anziana aveva patologie pregresse legate al sistema respiratorio.

    I figli della donna, due residenti ad Ottaviano ed uno a Brusciano, sono in isolamento. Il sindaco di Ottaviano, Luca Capasso, non appena appresa la notizia ha provveduto ad emettere ordinanze per isolare alle persone con le quali l’anziana donna è venuta in contatto.

    «Nella serata di ieri abbiamo dovuto affrontare un problema serio, ma al quale abbiamo reagito con tempestività. Il nostro primario di pronto soccorso è risultata positiva al Covid-19 e questo ha imposto la bonifica dei luoghi del pronto soccorso e l’attivazione di tutte le procedure previste dalla legge.

    Grazie all’impegno di tutto il personale del Cardarelli e alla celerità del Dipartimento di prevenzione dell’ASL Napoli 1 Centro, da stame il pronto soccorso è vivamente in funzione».

    Giuseppe Longo, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli di Napoli, rassicura tutti sull’operatività del pronto soccorso e sottintesa che la direzione strategica ha già provveduto a segnalare i nomi dei medici, infermieri e Oss entrati in stretto contatto con il primario risultato positivo affinché siano attivate tutte le opportune misure di verifica.

    «La situazione è seria – dice Longo – e per questo va affrontata con responsabilità da ciascuno. Ai medici, agli infermieri, operatori sociosanitari e più in generale a tutto il personale del Cardarelli, voglio dire grazie per come l’ospedale sta reagendo all’onda d’urto di questi giorni. Abbiamo grandi professionalità e questa crisi ci sta dando occasione di mostrare ancora una volta quante e quali professionalità abbiamo da mettere in campo».

    Da questa mattina è chiuso l’accesso al Gran Cono del Vesuvio a causa dell’emergenza da coronavirus. Un provvedimento necessario per evitare il rischio contagio, anche in considerazione dei numerosi gruppi di turisti che ogni giorno vi accedono.

    “In ottemperanza all’ultimo decreto coronavirus abbiamo provveduto alla chiusura del Cratere del Vesuvio – dice il presidente dell’Ente Parco Nazionale del Vesuvio, Agostino Casillo – È stata una decisione sofferta ma motivata alla luce delle disposizioni del decreto in rapporto alle peculiarità del sito e sopratutto agli ingenti flussi turistici che abbiamo in questo periodo dell’anno.

    Inoltre, stiamo prendendo tutte le precauzioni necessarie anche per la nostra sede. Spero fortemente che la situazione si risolva al più presto e si possa tornare alla normalità. Sono sicuro che con l’impegno di tutti riusciremo a rialzarci e superare questo momento di difficoltà perché #noisiamoilvesuvio”.

    A partire da oggi l’Ufficio Immigrazione, allo scopo di prevenire la diffusione dell’infezione da Covid 19, limiterà le occasioni che comportino condizioni di permanenza di più persone in ambienti circoscritti.
    Per tale motivo è stato sospeso fino a nuovo avviso lo sportello informazioni e integrazioni documentali.

    Gli utenti dovranno inoltrare le richieste di informazioni e le integrazioni documentali all’indirizzo pec immig.quest.na@pecps.poliziadistato.it.

    Qualora fosse necessario presentare documenti in originale, questi andranno inviati tramite raccomandata postale.

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