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NAPOLI (di Fosca Tortorelli)- Attenzione e cura per i prodotti di stagione, impasto povero di zuccheri ottenuto con l’uso di farine di tipo 0 e 1 macinate a pietra, uno sguardo mirato ai tanti presidi del “Regno delle Due Sicilie”, oltre alla continua ricerca della valorizzazione di prodotti del nostro territorio, sono i punti di forza di Luciano Sorbillo.

Luciano è una persona solare e coinvolgente, che ha alle spalle una storia familiare ricca di aneddoti e di curiosità; esponente della terza generazione della storica famiglia di pizzaioli, ha presentato lo scorso 20 aprile la sua “Merliani 51”, l’ultima pizza nata nel nuovo “Pizz a’ Street” di via Merliani 51, nel cuore del Vomero, a pochi passi dal suo precedente locale di Vico Acitillo aperto nel settembre 2016.

La “Merliani 51”, è una pizza creata da Luciano proprio in onore di questo nuovo locale, che sa di primavera, trionfano infatti le fave, la pancetta, il caciocavallo, il fior di latte di provenienza agerolese, il tutto adagiato su un impasto fragrante e leggero con l’aggiunta a crudo dell’olio extra vergine di oliva delle colline beneventane dell’azienda Zollo e una spolverata di spiziusa di mandorla siciliana, che arricchisce ed esalta i sapori rendendoli armonici e golosi.

Per l’occasione, oltre alla “Merliani 51”, non poteva mancare l’assaggio di una classica Margherita Dop (mozzarella di bufala campana e pomodoro San Marzano) e della Carolina (provola, fiori di zucca, pecorino, pepe nero, olio extravergine e basilico), ben accompagnate dalle birre artigianali del primo micro birrificio artigianale in Umbria. L’azienda agricola monastero di San Biagio è inserita all’interno di una tenuta di 50 ettari, nel vecchio rimessaggio agricolo, qui nasce il Birrificio San Biagio, realtà di Giovanni Rodolfi che è stato uno dei promotori di questo progetto.

Ma tornando al locale, “Pizz a’ Street” vuole quindi giocare con le parole, rende sia di facile richiamo l’idea della pizza come street food, e soprattutto vuole ricordare le parole che la nonna Esterina usava, quando i numerosi clienti reclamavano la pizza negli storici vicoletti di Via dei Tribunali e lei a gran voce replicava:” se aspettate venti minuti vi faccio mangiare a stritta a stritta” .

Luciano è figlio d’arte, nipote di Luigi Sorbillo, che aprì nel 1935 nel centro di Napoli la storica pizzeria di via Tribunali n°35 e figlio di Rodolfo, il terzo dei ventuno figli di Luigi ed Esterina che nel 1959, in occasione dell’inaugurazione dello stadio San Paolo, fu il primo a introdurre una novità assoluta nel mondo della pizza napoletana, riempire il cornicione con la ricotta.

Per lui la pizza è quindi prima di tutto passione, infatti, dopo un percorso lavorativo legato al mondo dei numeri e dell’economia, ha deciso di mettere in pratica questa eredità familiare, recuperando una tradizione trasmessa per generazioni, ma con un approccio innovativo che guarda al futuro.

Nei suoi locali nulla è lasciato al caso, dietro ogni scelta e dietro ogni impasto c’è un approccio scientifico, anche la selezione del personale è stata seguita in modo attento.

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