NAPOLI – “Un Paese civile deve saper garantire anche una fine dignitosa ai suoi abitanti ed è per questo che ho deciso di partecipare alla nascita dell’associazione “Il NoDo” nata per promuovere iniziative tese a diffondere le cure palliative anche nella nostra regione dove rischiamo di perdere il reparto di terapia del dolore e cure palliative del Cardarelli”.
Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, componente della Commissione sanità ricordando che “dopo la mia interrogazione, la Giunta, attraverso le parole del vice presidente Bonavitacola, ha accolto il mio appello garantendo un supplemento d’istruttoria per scongiurare la chiusura del reparto che è stato il primo di questo tipo a essere aperto nel 1976”.“Grazie a questo reparto si riesce a evitare di intasarne inutilmente altri, liberando posti letto che possono essere utili a persone a cui le cure possono salvare la vita, e si è ridotto notevolmente il costo per la gestione dei malati terminali” ha aggiunto Borrelli per il quale “l’associazione, battezzata oggi proprio nel reparto di terapia del dolore e cure palliative del Cardarelli diretto dal professor Vincenzo Montrone, può dare una mano a far crescere la consapevolezza dell’importanza di queste cure per i malati terminali”.“E, nell’ottica di una fine dignitosa, io e Vincenzo Maraio, cofirmatario del disegno di legge regionale per il fine vita, siamo impegnati a ottenere un’accelerata nell’iter che porterà all’approvazione di una legge che vuole garantire ai campani la possibilità di dichiarare anticipatamente le proprie volontà circa le cure e i trattamenti sanitari ai quali si desidera o non si desidera essere sottoposti, nel caso in cui un individuo si trovi in una condizione irreversibile di non intendere e di volere” ha concluso Borrelli certo “di trovare un’ampia convergenza su un tema trasversale che tende a garantire un diritto ai cittadini campani e che può essere anche un modo per onorare la memoria di Umberto Veronesi”.
