NAPOLI – Il Consiglio della Camera di Commercio di Napoli ha approvato il Bilancio Previsionale 2023. Tra i provvedimenti indicati nella relazione quattro progetti a favore delle imprese con le seguenti linee guida: “Doppia transizione digitale ed ecologica”; “Formazione Lavoro”; Turismo”; “Preparazione delle PMI ad affrontare i mercati internazionali: i punti S.E.I.”.

Ratificata anche la modifica dello Statuto, ai sensi della legge 580 del 1993 che porta da 33 a 25 il numero dei componenti dell’assise in vista del rinnovo previsto il prossimo anno. Nel corso della seduta si sono anche insediati due nuovi consiglieri come previsto dalla sentenza del Tribunale Amministrativo Regionale e dalla conseguente comunicazione della Regione Campania. Si è altresì provveduto ad annullare le precedenti nomine, in seguito ad analoga sentenza.

Durante la seduta consiliare, il presidente della Camera di Commercio di Napoli, Ciro Fiola, ha tracciato un breve bilancio dell’attività svolta: “Negli ultimi periodi siamo stati costretti a registrare attacchi tesi a delegittimare il ruolo della Camera e della Presidenza da parte dei consiglieri di minoranza. Questioni che sono state anche ampiamente raccontate dai media con un danno conseguente per l’immagine dell’ente di cui si deve fare carico chi se ne rende promotore. Considerato che le associazioni datoriali dovrebbero avere come stella polare l’interesse delle imprese e non la ricerca della polemica strumentale a ogni costo, ciò che è accaduto è inaccettabile. Alcuni si sono messi sull’Aventino prendendo decisioni sbagliate e raccontando falsità. Vorrei ricordare che noi abbiamo ereditato una Camera di Commercio, dove chi oggi è all’opposizione era al governo, in cui per smaltire le pratiche occorrevano anche otto mesi. Oggi siamo a 72 ore e in alcuni casi anche “a vista” tanto da farci diventare la prima Camera di Commercio d’Italia per il rilascio delle certificazioni. In più abbiamo “Impresa in un giorno”, collegata a Unioncamere, che consente una consulenza gratuita agli enti pubblici, a cui ha aderito l’85% dei Comuni di Napoli e provincia; un dato che, anche in questo caso, ci consente di avere una leadership italiana. Insomma abbiamo fatto passi da gigante in un tempo medio, che si può definire breve se si considera anche il biennio a cavallo della pandemia Covid. Aggiungo che, per la prima volta nella storia dell’Ente, abbiamo restituito i soldi delle imprese alle imprese. Sono stati realizzati bandi per oltre 150 milioni di euro toccando tutti gli ambiti di interesse: lo sviluppo tecnologico, l’abbattimento dei tassi d’interesse su prestiti e mutui, la promozione turistica per periodi di destagionalizzazione o l’internazionalizzazione. In 4 anni, chi oggi va via sbattendo la porta, non ha scritto un rigo di proposta. Durante le sedute consiliare, oltre a una guerriglia rumorosa quanto sterile, nessun contributo è stato dato per il sostegno alla vita delle imprese. Eppure voglio lanciare un appello – conclude Fiola – proprio nell’interesse delle imprese: venite con un programma, con idee concrete, praticabili e, magari, anche inedite. Però gradirei che l’incontro fosse pubblico, anche alla presenza dei media, per poter valutare realmente la qualità delle proposte, con l’unico obiettivo di dare alle imprese il necessario sostegno e contributo”.

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