Salvatore_Pace

NAPOLI – “Ripetuti allarmi di gravità tale da indurre gli Enti Locali a chiudere servizi essenziali come la scuola o a mobilitare inutilmente interi assetti amministrativi e di servizio, sono puntualmente smentiti dai fatti.

Così, non solo si ingenera la più totale sfiducia dei Cittadini (le cui invettive ed il cui sarcasmo si scaricano sui Sindaci) ma si inducono seri danni erariali agli Enti e ai Ministeri (vedi il MIUR) costretti ad interrompere inutilmente i servizi pur mantenendone le spese, anzi, moltiplicandole per l’allertamento inutile di polizie e servizi di manutenzione.”

Peosegue Pace: “Ora, i casi sono due, o il sistema regionale non funziona per cattiva organizzazione, difetto di competenza e/o di comunicazione o non si possiedono gli algoritmi adeguati e gli strumenti adatti a stare dietro ai cambiamenti climatici.

In entrambi i casi il danno prodotto non è giustificabile.

La Protezione Civile non può limitarsi a girare pedissequamente ai Comuni ed agli altri Enti dati di allarme idrogeologico senza alcun commento interpretativo o senza adombrare legittimi ed argomentati dubbi sull’attendibilità dei dati.

Così come sono oggi i bollettini regionali, agli Enti non è data alcuna possibilità discrezionale o di valutazione.

A questo punto – conclude Pace – la Protezione Civile Regionale non può far finta di nulla: i danni degli allarmi inattendibili sono tutti a suo carico.

Si auspica una maggiore collaborazione tra Protezione Civile ed Enti Locali ad evitare il protrarsi di una tale illogica situazione.

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