COMUNE_16

NAPOLI – Il Collegio dei Revisori dei Conti ha illustrato oggi in Commissione Bilancio il parere sul documento contabile di previsione.La Commissione Bilancio, presieduta da Manuela Mirra, ha incontrato oggi il Collegio dei Revisori dei Conti – presidente Nicola Giuliano, Giuseppe Criscuolo e Giuseppe Riello – per l’illustrazione del parere espresso sulla proposta di bilancio di previsione 2016 – 2018

(disponibile per la visione integrale al seguente indirizzo http://www.comune.napoli.it/flex/cm/pages/ServeBLOB.php/L/IT/IDPagina/30416), che si conclude nel senso della verifica del rispetto delle norme in materia e dell’attestazione della coerenza interna, congruità e attendibilità contabile delle previsioni di bilancio.Sui contenuti della bozza del maxiemendamento che sarà presentato domani in Aula, anticipata ieri dall’Assessore Palma e messa a disposizione dei commissari durante la seduta, si è svolto il successivo dibattito, incentrato sia sulla congruità delle modifiche proposte rispetto al documento di previsione, sia sulla scelta di discutere in tempi ristretti di proposte di modifica alla delibera. In merito alla questione della necessità del parere preventivo dei i Revisori sul testo oggi presentato, il Collegio ha chiarito che il proprio ruolo di supporto al Consiglio prevede la pronuncia sugli atti indicati dalla normativa vigente in materia di Enti Locali. Nell’ambito del parere, è stato spiegato, vengono comunque forniti diversi spunti utili al Consiglio e alla Commissione per la valutazione degli atti di bilancio.I consiglieri oggi intervenuti, sia di maggioranza sia di opposizione, hanno sollevato diverse perplessità sui contenuti della bozza del maxiemendamento. In particolare si è discusso dell’entità delle somme stanziate per il trasporto pubblico, della proposta di conferimento di capitale alla Napoli Riscossione, della consistenza delle entrate derivanti dalla riscossione dei tributi e dall’alienazione del patrimonio immobiliare e dell’opportunità di rappresentare a livello nazionale le esigenze di ristrutturazione del debito anche per gli enti in predissesto.

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