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NAPOLI – Discusso in commissione congiunta Infrastrutture, Ambiente e Politiche Urbane il progetto di potenziamento della rete elettrica cittadina che verrà realizzato dalla società Terna. Presenti l’Assessore alle Politiche Urbane Carmine Piscopo e il Dirigente del Servizio Pianificazione Urbanistica Generale Andrea Ceudech, che hanno illustrato aspetti tecnici e criticità del progetto.Ventotto mesi di cantierizzazione lungo undici chilometri e mezzo di strade cittadine, in un tratto che va dagli Astroni alla Galleria della Vittoria; scavi in profondità per il potenziamento della rete elettrica urbana, interventi su aree peculiari come lo Stadio San Paolo ed il Lungomare, vincoli di natura ambientale nel rispetto della salute dei cittadini, realizzazione di una centrale elettrica nella zona occidentale della città in deroga alle previsioni del Piano Regolatore: sono i punti salienti dell’imponente progetto di Terna, operatore nazionale per il trasporto dell’energia, che avrà un impatto notevole sulla rete urbanistica e infrastrutturale della città.Le commissioni Infrastrutture, presieduta da Nino Simeone, Ambiente, presieduta da Marco Gaudini e Politiche Urbane, presieduta da Eleonora De Majo hanno discusso oggi, insieme all’Assessore alle Politiche Urbane Carmine Piscopo e al Dirigente del Servizio Pianificazione Urbanistica Generale Andrea Ceudech, degli aspetti tecnici e delle criticità del progetto di potenziamento di Terna, un’opera di rilevanza strategica nazionale per la quale l’Amministrazione Comunale è chiamata esclusivamente a fornire, come atto dovuto, un parere di conformità al Piano Regolatore Generale, non vincolante, e prevedere, se necessario, varianti al Piano per consentirne la realizzazione. Ma è anche una questione politica, come ha evidenziato Piscopo, che investe direttamente le Commissioni ed il Consiglio Comunale sulla visione della città, la programmazione del territorio e il rispetto di una dialettica democratica tra governo locale e nazionale.Il Comune ha sviluppato un articolato parere di conformità chiedendo a Terna alcune modifiche: limitare le varianti nell’area occidentale, riprogettare il passaggio del cavo in prossimità dello Stadio San Paolo, valutare un percorso alternativo del cavo rispetto al Lungomare, riqualificare o estendere la stazione elettrica già esistente in Via Cinzia senza realizzarne una ex novo. Proprio il passaggio dei cavi sul Lungomare crea molte perplessità: nella prima stesura del progetto, Terna aveva previsto a tutela della salute dei cittadini un vincolo di permanenza di quattro ore, con la conseguente istituzione di una fascia di rispetto che limitava fortemente la realizzazione dei progetti che l’amministrazione ha in corso per l’area. Lo scorso 4 gennaio Tecna ha risposto al parere accettando alcune modifiche, mentre sul Lungomare ha stabilito di schermare l’elettrodotto per ridurre al massimo l’inquinamento elettromagnetico.Quest’ultimo punto lascia aperti una serie di interrogativi che investono sia la tutela della salute pubblica che l’opportunità di un’opera così invasiva: Ciro Langella (Prima Napoli) ha espresso forti critiche al progetto, una violenza per la salute dei numerosi lavoratori che operano nelle strade coinvolte, che non si risolverà sicuramente nei tempi previsti. Francesco Vernetti (Dema) ha sollecitato necessarie strategie per tutelare la salute dei cittadini, convocando anche tavoli tematici con specialisti e medici, per limitare i danni di un progetto di interesse nazionale che, a norma di legge, potrebbe comunque essere realizzato. Una riflessione compiuta su quale politica energetica realizzare in città è stata auspicata da Matteo Brambilla (Movimento 5 Stelle), che ha espresso critiche sugli interessi economici perseguiti da Terna, che non devono coinvolgere la salute dei cittadini e la loro vita quotidiana. Mario Coppeto (Napoli in Comune a Sinistra) ha ricordato l’importanza di una funzione politica primaria per individuare il fabbisogno energetico della città e le misure alternative per nuove fonti di energia, un tema serio che investe il Sindaco in prima persona, e richiede una riflessione sul futuro sviluppo della città, che si gioca proprio sul Lungomare. Di un’azione calata dall’alto che azzera le competenza territoriali e la libertà dei cittadini ha invece parlato Francesca Menna (Movimento 5 Stelle) che, ricordando i numerosi studi sui danni da inquinamento elettromagnetico, ha chiesto un intervento del Sindaco a tutela della salute dei cittadini. Sul necessario coinvolgimento del Consiglio Comunale e del Sindaco ha insistito Aniello Esposito (Partito Democratico), che ha anche richiesto un confronto con Terna per comprendere il fabbisogno energetico reale della città nel rispetto della salute dei cittadini.Fulvio Frezza (Riformisti Democratici con De Magistris) ha invitato, anche in virtù delle leggi e degli studi esistenti, a non demonizzare un progetto che rientra negli interessi strategici nazionali e viene realizzato da una società pubblica che non ha finalità speculative. Ha invocato pertanto un incontro tecnico con Terna, per avere dati e documenti certi, ribadendo che la sua posizione non è contraria a prescindere.In conclusione, i presidenti De Majo, Gaudini e Simeone hanno ribadito l’importanza che le Commissioni ed il Consiglio Comunale assumano una posizione pubblica e unanime per stigmatizzare un atto imposto dal governo centrale sulle politiche energetiche cittadine che non è in linea con la visione politica della città e con le sue effettive priorità.
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