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NAPOLI – “Tra gli errori commessi negli anni scorsi nell’area di Bagnoli c’è anche quello di aver destinato l’isolotto di Nisida, un patrimonio naturale di ineguagliabile bellezza, a sede di un carcere minorile invece di pensare a come valorizzarlo, magari creando anche occasioni di sviluppo turistico, ma, ora, c’è la possibilità di recuperare coinvolgendo anche Nisida nel progetto di recupero e riqualificazione di quell’area, spostando l’istituto minorile in un’altra zona della città”.

Lo hanno detto i Verdi, con il consigliere regionale Francesco Emilio Borrelli e i consiglieri comunali Stefano Buono e Marco Gaudini, per i quali “Nisida deve essere aperta ai napoletani e ai turisti e bisogna trovare il modo migliore per farla diventare un punto d’eccellenza dell’offerta turistica napoletana e campana in grado anche di creare economia sana e duratura, evitando di commettere l’errore fatto con l’Italsider che ha dato tanto lavoro negli anni scorsi, ma ha poi lasciato un territorio devastato e nessun posto di lavoro”.“Se si fosse scelto di puntare sul turismo ora avremmo ancora tanti posti di lavoro e non saremmo ancora a decidere come recuperare quell’area, senza dimenticare le difficoltà a trovare i fondi necessari” hanno concluso Borrelli e Gaudini per i quali “ora che c’è una prima intesa tra Governo, Regione e Comune, bisogna continuare sulla strada del dialogo e della collaborazione per arrivare al più presto all’avvio concreto della riqualificazione di un’area strategica per lo sviluppo di Napoli e della Campania”.

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