Salvini domani a Napoli, de Magistris: “Mi aspetto fatti e concretezza” (VIDEO)

0

NAPOLI – Torna da ministro degli Interni, Matteo Salvini, dopo che un anno fa la sua visita in campagna elettorale a Napoli da leader della Lega terminò con gli scontri tra forze dell’ordine e attivisti dei centri sociali che avevano organizzato una manifestazione di protesta.

Domani il titolare del Viminale presiederà un comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza nella sede della prefettura e a quel tavolo si siederà anche il sindaco Luigi de Magistris. A rinfrescare gli attriti tra i due ci ha pensato lo stesso Salvini, invitando attraverso una dichiarazione il comune di Napoli a sgomberare i centri sociali occupati.

Messe da parte le polemiche il sindaco auspica un maggior impegno da parte del ministero competente sul fronte della lotta alla criminalità organizzata.

Cartelli contro il decreto legge Salvini sono stati apposti nella notte e poi rimossi su alcune statue del centro di Napoli dove il ministro, prima volta da quando è nel Governo, è atteso per presiedere in Prefettura in comitato di Ordine e sicurezza pubblica.

Nelle scritte, a firma Potere al Popolo e con l’hashtag #controilgovernodellodio, si critica il dispositivo paragonandolo alle leggi razziali e definendolo “un regalo a mafia e capolarato”.

“Tante persone – si legge sui profili social del partito PaP -, arrivano in Italia dopo traversate nel deserto, torture, molto spesso a causa delle guerre e i nostri Governi pensano bene di lasciarli morire in mare o di farli sprofondare nel limbo della “clandestinità” .

“Tantissime persone in Italia vivono sotto la soglia di povertà e non riescono più a pagare l’affitto…il Governo la risolve buttandoli in mezzo ad una strada. Dieci anni di crisi e sembrerebbe che la colpa sia di ‘rom’ e ‘centri sociali'”.

“Mi auguro che la partecipazione del ministro dell’Interno, Matteo Salvini, al Comitato per l’ordine e la sicurezza convocato presso la Prefettura di Napoli martedì 2 ottobre, non sia solo una passerella. Occorre che da questa riunione si riesca finalmente ad avere quell’incremento di personale delle Forze dell’ordine necessario a fronteggiare l’emergenza criminalità a Napoli e provincia.

In tema di prevenzione del crimine ci troviamo in presenza della classica “coperta corta”.

Serve un numero maggiore di pattuglie in strada che consenta di avere una presenza efficace di tutte le zone calde della città.

I cittadini non possono essere abbandonati a loro stessi nella lotta alla criminalità organizzata. Tra stese, baby gang e intimidazioni, in molte aree della provincia di Napoli i clan hanno ripreso a occupare militarmente il territorio. La risposta dello Stato non può più essere rimandata.

Auspico che nel corso del vertice sulla sicurezza si parli anche dell’emergenza legata alle aggressioni al personale medico e infermieristico in servizio nei pronto soccorso e al 118 .

Su questo punto ho chiesto un incontro al titolare del Viminale per prevedere la presenza di presìdi fissi delle forze dell’ordine in tutti gli ospedali. Le oltre settanta aggressioni denunciate in Campania nei primi mesi del 2018, alle quali si sommano i numerosi atti intimidatori subiti dal personale sanitario in servizio, sono inaccettabili in un settore dove in gioco ci sono le vite delle persone soccorse e quelle dei soccorritori stessi”.

Lo ha dichiarato Michela Rostan, vicepresidente della Commissione Affari sociali della Camera.

“Domani, finalmente, vedremo e capiremo se e cosa intende fare Salvini contro la camorra e per migliorare la qualità della vita dei napoletani”.

Lo ha detto il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, per il quale “da Salvini ci aspettiamo impegni concreti su tre temi particolarmente sentiti: baby camorristi, stese e parcheggiatori abusivi”.

“Su questi temi, abbiamo presentato due proposte tese a modificare leggi esistenti per combattere concretamente la camorra e dare un futuro diverso alle nuove generazioni e Salvini potrebbe sostenerle e farle approvare rapidamente come leggi in parlamento” ha aggiunto Borrelli spiegando che “per combattere le baby gang, le stese e il fenomeno dei camorristi sempre più giovani è necessario allontanare i minori dalle famiglie camorriste sin da piccoli perché solo in questo modo, come riconosciuto, nei fatti, anche dal Consiglio superiore della Magistratura, è possibile pensare e sperare in un futuro migliore per chi ha la sfortuna di nascere in famiglia impregnate dalla cultura della violenza e della camorra”.

“Per quanto riguarda i parcheggiatori abusivi, è bene prima di tutto prendere coscienza che siamo di fronte a un nuovo modo di controllo del territorio da parte dei clan che, nei fatti, si sono divisi la città e parte della provincia come fanno con le piazze di spaccio, garantendo anche un reddito agli affiliati più fedeli” ha continuato Borrelli ricordando “la proposta di legge per chiedere l’arresto dei parcheggiatori abusivi recidivi nata anche grazie ai contributi offerti da chi segue la pagina facebook ‘Io odio i parcheggiatori abusivi’ creata insieme al consigliere comunale Marco Gaudini e allo speaker Gianni Simioli de La radiazza di RadioMarte”.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments