SOMMA VESUVIANA – “Industria 4.0 che parte a Somma Vesuviana grazie alla prtnership con Comune, Facoltà Ingegneria Università Parthenope e Associazione Ingegneria Area Vesuviana. Siamo partiti incontrando gli studenti. Uniamo la parte didattica, accademica, formativa ed imprenditoriale per dare vita a progetti finalizzati a proiettare Somma Vesuviana verso l’Industria 4.0”. Lo ha annunciato l’ing. Carmine Micco, Presidente dell’Associazione Ingegneria Vesuviana, a margine della conferenza di presentazione del progetto “Industria 4.0” svoltasi oggi a Somma Vesuviana, presso il Liceo Scientifico/Classico “Evangelista Torricelli”.
“La possibilità di implementare queste tecnologie nasce – ha affermato Antonio Forcina docente dell’Università Parthenope – e aumenta grazie alle sinergie che si creano tra istituzioni e soggetti privati virtuosi del territorio. In quest’ottica un connubio forte tra Università, scuola, Comune di Somma Vesuviana è un viatico fondamentale per quello che è lo sviluppo per le applicazioni reali delle tecnologie che abbiano un impatto tangibile sulla vita quotidiana. Ad esempio pensiamo alla digitalizzazione dei servizi che porterà ad un miglioramento della qualità della vita per il cittadino sia sull’assistenza ma anche in ottica di una migliore riorganizzazione dell’amministrazione pubblica”.
A Somma Vesuviana, la città della Missione Archeologica Internazionale, si pongono le basi per l’Industria 4.0 nell’area vesuviana.
“Industria 4.0 è davvero tanto. Noi come Ordine degli Ingegneri di Napoli abbiamo istituito una commissione ed anche uno sportello. L’Industria 4.0 è un sistema fiscale applicato alla digitalizzazione ma che trova dei risvolti in tutti i campi – ha dichiarato Raffaele De Rosa, Vice Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Napoli – anche in quelli merceologici e nei grandi settori industriali. Pensiamo ad esempio agli sgravi fiscali e all’ottimizzazione dei costi. Dunque un’organizzazione innovativa che produce posti di lavoro, migliora i sistemi attualmente esistenti e crea anche indotto ma anche competenze più specifiche”.
