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Il Salone della Moto di Colonia 2016 ha segnato il ritorno in grande delle moto sportive, confermando una tendenza ormai stabilizzata, che punta di nuovo sulle prestazioni come argomento di successo. Certo, dovendo presentare un missile, meglio farlo nel paese senza limiti di velocità, giusto? Ecco quindi arrivare dal Giappone pezzi pesantissimi come la nuova Fireblade e la nuova R6. Ducati, di proprietà tedesca, non poteva andare a casa di mamma con le mani vuote ed ha portato la Supersport 939… ma vediamo insieme tutte le novità principali. (da Napoli: Giuseppe Irrera)

Aprilia – Zitta zitta la casa italiana è da tempo sul gradino più alto della tecnologia e la nuova centralina, più potente e veloce, rinsalda la posizione. Al debutto downshifter e cornering ABS con antistoppie. La top di gamma RSV4RF 2017 monta sospensioni Ohlins top e cerchi forgiati.

BMW – Le voci su una nuova GS da 160Cv erano infondate (sicuri?) ed a Colonia arrivano solo modifiche su base Nine-T. La Racer è una bella carenata a bolla, stile anni ’60, mentre la Pure si spoglia del troppo per presentarsi come versione basica e speriamo economica. La S1000R alleggerisce il colpo d’occhio con fianchetti e codone più moderni. Qualche cavalluccio in più sia per lei che per la XR.

Ducati – La Panigale 1299 riceve un nuovo software più veloce e potente, per gestire i suoi 205Cv, ma le Sport Touring erano una bella categoria: affascinanti con la loro carena da superbike ma armate con motori di piccolo calibro, per essere usate sulle strade di tutti i giorni. A Borgo Panigale hanno deciso di crederci ancora ed ecco a voi la SuperSport 939: bella e possibile. Ci lascia interdetto solo il rapporto tra prezzo e potenza, perchè 15.000€ per guidare 113Cv ci sembrano tanti, anche per un’AUDI.

Honda – La Fireblade si sdoppia in SP1 ed SP2. Figlie della RC213V-S hanno soluzioni all’avanguardia ma potenze sotto i 200Cv. La nuova filosofia di Tokio non punta su potenze barbariche, ma su progetti di immensa raffinatezza tecnica. Parte del complicatissimo software della moto deriva dal robot ASIMO. La naked retrò CB1100 indossa un nuovo serbatoio, più anni ’60, e altre piccole migliorie. Ora si chiama CB1100EX.

Kawasaki – Le moto verdi hanno trovato nella tecnologia spinta la loro nuova identità e la ZX10RR è pura droga hi-tech, senza trascurare ciclistica e freni (meno male…). La capostipite della nuova ondata di Sport Touring, la Z1000SX si rinnova profondamente, con un’elettronica di nuova generazione e modifiche estetiche che preferiamo vedere dal vivo per commentare. La serie 650 cambia target e la carenata da oggi si farà chiamare Ninja 650, mentre la naked diventa Z650 ed insieme alla imminente Z900 vuole ridisegnare il listino Kawasaki.

KTM – Ogni anno arrivano sempre più moto arancioni ed ormai non è un mistero che la casa austriaca voglia sedersi entro pochi anni al tavolo dei big planetari con Honda, Kawasaki, Suzuki e Yamaha. La 1050, vittima di un motore perfettibile, cede il passo alla 1090 ADV, disponibile T ed R, con ruota da 21″. L’unità motrice è sempre la stessa, ma componenti trapiantati dal motore 1190 (ormai fuori produzone) la portano a 125Cv ed il rapporto peso/potenza torna a valori “ready to race”. La serie 1299 si amplia ulteriormente con tre versioni: T da turismo, R da off road ed S sportivissima con ruote da 117, in pratica una Super Duke R con guida alta. Follia che diventa realtà, solo per i più forti di cuore.

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Suzuki – Tanto tuonò che piovve, e dopo una lunga attesa ecco a voi la nuova Gixxer. La veste estetica la conoscevamo già, ma la base tecnica si sdoppia per mettere in listino due moto simili come si usa oggi: GSX-R 1000 e GSX-R 1000R (all’anima della fantasia). Dati tecnici e prezzo ancora non sono dichiarati. La GSR750 va in pensione ed arriva la GSX-S 750, con motore più potente e look più moderno. Novità anche per la sottovalutata V-Strom 1000, che oltre ad un piccolo lifting aggiunge il cornering ABS alla dotazione.

Triumph – La gamma Modern Classic si allarga con la Street Cup e la T100, sulla stessa base della Street Twin 900 da 54Cv. L’attesa Scrambler non si è ancora vista… ma si vedrà, fidatevi.

Yamaha – Per la verità al salone lei non c’era: la R6, tutta nuova dal motore al telaio, sofggia una suite elettronica che nemmeno lo Space Shuttle. Esteticamente ci piace anche di più della R1, scarico a parte. Per il resto la MT-09 subisce un (riuscito) lifting per somigliare alla MT-10. La scrambler SCR950 deriva dalla custom XV 950 e si propone come gradino d’accesso al mercato vintage.

In conclusione – Per le case giapponesi è sempre festa di nuovi modelli da presentare, ma in Intermot subisce duramente la concorrenza dell’EICMA e quest’anno le case europee hanno messo in vetrina solo novità di secondo piano. Manca la nuova GS, KTM latita, Ducati presenta una moto di seconda fascia (da trenta milioni di lire…) e Triumph un paio di modelli fatti con il listino accessori. Secondo noi il grosso si vedrà a Milano e quindi, ancora una volta, Italia Germania 4-3.

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