NAPOLI – L’Abbac prende atto dell’adozione da parte della Giunta regionale dell’elenco aggiornato Istat dei Comuni Turistici, cosi come proposto dalla nostra associazione all’Assessorato al Turismo, ora si lavori ad una pianificazione condivisa su omogeneità dei servizi accoglienza e dei regolamenti per imposizione tassa di scopo come imposta di soggiorno – E’ quanto propone il presidente dell’Abbac Agostino Ingenito – “Abbiamo sollecitato e siamo soddisfatti che l’Assessore al Turismo Felice Casucci abbia compreso l’importanza dell’aggiornamento per consentire a comuni della regione che non erano classificabili di ottenere il titolo e poter cosi attuare strategie di accoglienza. Una richiesta che ci era pervenuta da molte amministrazioni comunali come nel caso di Pozzuoli come di tanti piccoli comuni confinanti con città e località turistiche culturali, che lamentavano di non poter imporre l’imposta di soggiorno perchè non classificati da Istat per un non corretto adeguamento della Regione, pur ritrovandosi difatti ad avere ospiti e viaggiatori sul proprio territorio anche grazie alla presenza di strutture ricettive extralberghiera ed ospitalità diffusa- dichiara il presidente Agostino Ingenito – Ora però si lavori ad un’attività di coordinamento perchè siano garantiti servizi di accoglienza omogenei sul territorio regionale e soprattutto per i comuni che hanno ora il titolo di turistico. Occorre- aggiunge Ingenito – che si accompagni l’eventualità ora consentita a questi comuni di imporre l’imposta di soggiorno anche e soprattutto che si condividano percorsi di qualità dell’accoglienza, di servizi omogenei ed indispensabili per la migliore gestione di flussi turistici, l’utilizzo dei fondi da destinare esclusivamente al turismo e per migliorare i servizi e le infrastrutture ” . Dall’Abbac è stata inviata una nota estesa ai Comuni che sono aggiornati nell’elenco, per condividere un’azione di coordinamento al fine di lanciare nel 2023 un piano strategico turistico omogeneo in grado di lavorare a sinergie ormai inderogabili contro abusivismo, qualità dei servizi ed infrastrutture e accoglienza.

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