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“Siamo tutti Koulibaly!”. Follia a Milano: 4 feriti, un morto e tre arresti! (VIDEO)

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MILANO (foto gazetta tv) – Erano “oltre 100” gli ultras interisti, ma tra loro vi erano anche supporter del Varese e del Nizza, che prima dell’incontro Inter-Napoli hanno preso d’assalto pulmini con a bordo tifosi partenopei. Lo ha spiegato il questore di Milano Marcello Cardona parlando di “gravissimi incidenti”.

“Gli incidenti -ha spiegato il questore in coferenza stampa- sono scoppiati repentinamente a circa 2km dallo stadio, a Via Novara. Usciti dalle traverse laterali, questi circa 100 ultrà dell’Inter, insieme a quelli del Varese e del Nizza, hanno colpito con spranghe e bastoni dei pullman dei tifosi del Napoli, a quel punto la colonna s’è bloccata ed all’inizio c’è stato un fuggi fuggi e nella corsia opposta alcune macchine transitavano ed un ultras dell’Inter, che aveva precedenti da stadio e che aveva già avuto Daspo, è stato travolto da un Suv e non sappiamo ancora chi ci fosse alla guida e la provenienza. I tifosi del Napoli hanno segnalato il tifoso dell’Inter investito.

Durante queste fasi sono stati feriti quattro napoletani lievemente, un codice verde per taglio e poi per contusioni.

Noi abbiamo svolto delle indagini ed abbiamo fatto perquisizioni: in questo momento abbiamo arrestato, con la normativa di differimento, due soggetti italiani, ultrà dell’Inter e ne stiamo cercando un altro. Dalle immagini ne abbiamo individuati tre. Il lavoro è enorme e non escludiamo altri arresti.

Quanto accaduto è gravissimo, mi sono sentito col capo della polizia e chiederò in via d’urgenza di vietare le trasferte dell’Inter fino alla fine del campionato, provvedimento previsto da una normativa particolare del 2014. Per tutto il campionato chiederò che non possano più andare in trasferte e l’immediata chiusura della curva dell’Inter per 5 giornate! Chiederò la ratifica di questo provvedimento.

Ancora sull’autore dell’investimento: “Si sono svolti anche sulla corsia opposta, in quella di sorpasso, quindi non passavano solo tifosi. Lì si parte dall’omicidio stradale a molto di più”.

Sui tifosi del Napoli aggrediti: “Stiamo facendo accertamenti, ma erano in regola per andare allo stadio”.

Sulle altre sanzioni: “Al momento stiamo valutando 9 Daspo, ma saranno durissimi per tutti gli identificati che hanno partecipato all’agguato. Ma è anche marginale, è qualcosa di ignobile quest’aggressione squadrista”.

Ulteriori dettagli: “Ci è stato detto anche di tifosi del Varese, che come sapete sono gemellati con quelli dell’Inter, e del Nizza, abbiamo raccolto testimonianze e col dipartimento della sicurezza valuteremo cosa fare”.

Si chiama Daniele Belardinelli il tifoso dell’Inter morto investito ieri a Milano in via Novara dove, prima della partita con il Napoli, ultras nerazzurri hanno attaccato alcuni pulmini di tifosi partenopei.

Originario di Varese, 35 anni, Belardinelli aveva ricevuto in passato almeno un Daspo di cinque anni.

E’ ancora da accertare la dinamica dell’investimento che ha causato la morte di un tifoso interista nella zona di via Novara a Milano prima dell’incontro con il Napoli. Lo ha spiegato il questore Marcello Cardona, il quale ha detto che si sta lavorando sulle immagini delle telecamere di sorveglianza in cui compare un suv scuro che potrebbe aver investito la vittima. Ad investirlo quindi non sarebbe stato uno dei van a bordo dei quali si trovavano i tifosi napoletani. In mattianata tre ghli arresti eseguiti dalla polizia. Anche per lui come per i due arrestati in precedenza l’accusa è di rissa aggravata e di lesioni.

Intanto il mondo del calcio si è stretto attorno al difensore del Napoli. Da Cristiano Ronaldo a Boateng tutti hanno sposato l’hastag #siamotuttikoulibaly.

”Io sono, tu sei, siamo tutti Koulibaly”. Lo scrive su Instagram, in riferimento agli ululati razzisti di San Siro verso Kalidou Koulibaly durante Inter-Napoli, il centrocampista del Sassuolo Kevin Prince Boateng, utilizzando l’hashtag #NoAlRazzismo.

Boateng era stato bersaglio nel gennaio 2013, quando militava nel Milan, di ululati da parte di alcuni tifosi della Pro Patria durante un’amichevole a Busto Arsizio (Varese), una gara che era stata poi sospesa dall’arbitro. Boateng era stato poi invitato all’Onu per parlare di razzismo e aveva paragonato quella piaga ”alla malaria”.

‘Nel mondo e nel calcio ci vorrebbero sempre educazione e rispetto. No al razzismo e a qualunque offesa e discriminazione”. Lo scrive su Instagram l’attaccante della Juventus Cristiano Ronaldo, postando una foto che lo ritrae in un’azione di gioco assieme al difensore del Napoli Kalidou Koulibaly, preso di mira ieri sera con ululati razzisti allo stadio San Siro durante Inter-Napoli.

Anche i tifosi azzurri difendono KK….

“Il calcio è sempre più avvilente da questo punto di vista. Da un lato si è piegati a logiche economiche da troppo tempo, dall’altro gli arbitraggi certe volte sono assolutamente iniqui e vergognosamente inaccettabili”. Così il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, intervenuto alla trasmissione “Barba e capelli” di Radio Crc, sul caso dei cori razzisti contro Koulibaly. “Se non si arriva al punto di interrompere una partita, allora davvero vuol dire che non si ha il coraggio di imporre le regole dello sport.

Se non ci sono più regole di ingiustizia e imparzialità, non so fino a che punto valga la pena guardare il calcio”.

“Purtroppo il razzismo avanza, anziché arretrare. Abbiamo anche rappresentanti del governo che attualmente incitano alla discriminazione razziale, alle divisioni sul colore della pelle e sulle provenienze geografiche. Quindi non ti puoi sorprendere che qualcuno tema, interrompendo una partita, di mettersi contro qualche personalità importante”, conclude il sindaco.

I cori razzisti contro Koulibaly sono l’ennesima pugnalata al cuore di una città che da anni chiede al Palazzo del pallone di combattere il razzismo e le discriminazioni territoriali.

Su tutti i quotidiani del mondo stamane il calcio italiano ha fatto l’ennesima brutta figura. Tutti si sono schierati contro una parte di pseudo tifosi del Belpaese a cui andrebbe vietato l’ingresso allo stadio.

Flavia Sorrentino, direttrice dello sportello “Difendi la Città” su quello accaduto ieri a Milano ha sottolineato le azioni legali e il forum antirazzista che coinvolgerà le eccellenze culturali e accademiche napoletane

(Ansa)

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