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NAPOLI – “L’offesa pronunciata nei miei confronti dal presidente De Luca non mi ha colpito né scalfito, perché in assoluto non ho mai dato peso alle parole delle persone che non stimo”. Lo ha detto la capogruppo del Movimento 5 Stelle Valeria Ciarambino, ospite della trasmissione ‘DiMartedì’ condotta dal giornalista Giovanni Floris e andata in onda su La7.

E’ la prima volta che l’esponente del Movimento 5 Stelle parla dell’insulto pronunciato verso la sua persona da De Luca al termine della seduta del Consiglio regionale della Campania di venerdì scorso. “Continuo a ricevere migliaia di messaggi di persone e di ragazzi bullizzati – ha sottolineato Ciarambino – l’insulto dispregiativo di ‘chiattone’ colpevolizza e getta uno stigma sociale su chi è in sovrappeso e vive già questa condizione con grosso disagio e sofferenza”. “Il presidente De Luca si manifesta per quello che è – ha evidenziato –  la sua azione politica, è sotto gli occhi di tutti, sta sprofondando la Campania in un disastro che sembra irrimediabile”. “Non mi sorprende che De Luca non si sia scusato – spiega la capogruppo – anzi ha rincarato la dose mandandomi al diavolo, insomma le sue esternazioni dimostrano la levatura morale del personaggio”. “Il Presidente De Luca non è nuovo a queste uscite – aggiunge – sicuramente non sarà ricordato per i meriti di governo, che non ci sono, ma per aver insultato il presidente Rosy Bindi con ‘un’infame, da uccidere’ oppure il sindaco di Roma Virginia Raggi con ‘bambolina imbambolata’ e ancora per il discorso sul sistema delle ‘fritture di pesce’ che gli è valso un’indagine per induzione al voto di scambio”. “Questi insulti hanno una caratteristica comune – riflette Ciarambino –  non c’entrano nulla con il piano politico, ma sono offese rivolte contro la persona”. “Ancora in queste ore mi giungono le scuse di tantissimi cittadini della Campania – fa notare –  tra loro anche elettori di De Luca che si sono profondamente vergognati per lui”. “Penso che la Campania sia migliore di chi la governa – conclude Ciarambino – trovo grave e inquietante che quelle parole siano state pronunciate dal presidente della terza regione d’Italia che rappresenta la massima istituzione regionale. L’istituzione dovrebbe essere un faro di moralità, mentre De Luca è un faro di immoralità”.

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