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NAPOLI – “Una vicenda dai contorni molto inquietanti. La democrazia si nutre di verità e se vogliamo tenere salda la nostra democrazia dobbiamo sapere la verità”. Così il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Graziano Delrio, interviene sul caso Consip in occasione di un incontro nazionale di studi organizzato dall’Acli sul tema del lavoro a Napoli.

L’ultima puntata della vicenda, che coinvolge l’imprenditore napoletano Alfredo Romeo e il padre di Matteo Renzi, Tiziano, riguarda la pubblicazione delle dichiarazioni della procuratrice di Modena, Laura Musti. Nel corso di un’audizione al Csm, Musti ha dichiarato di aver avuto due incontri con il capitano del Noe, Gianpaolo Scafarto, e il famoso “Ultimo” Sergio De Caprio. I due le riferito riferiscono i contenuti delle indagini che stavano svolgendo per la procura di Napoli e del “botto” che stavano per far fare con l’inchiesta su Consip. “Arriviamo a Renzi…lei ha una bomba in mano”, le avrebbero detto. I militari dell’Arma avrebbero insistito affinché la procura modenese proseguisse le indagini sulla coop Cpl Concordia, al punto che Musti ha riferito al Csm di essersi sentita pressata nell’esercizio della sua attività inquirente.

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