NAPOLI – Rilanciare le aree interne e favorire la cooperazione funzionale tra Comuni, organismi di ricerca, imprenditori e società civile. Questi gli obiettivi degli incontri che continuano sul territorio regionale, e che nello scorso fine settimana hanno fatto tappa nel Cilento, in occasione dell’inaugurazione dello storico Palazzo Di Lorenzo

nel centro del Comune di Ceraso, ristrutturato grazie ai 2,2 milioni di Euro che la Regione ha messo a disposizione tramite il  POR FESR 2007-2013 nell’ambito degli interventi per lo “Sviluppo urbano e qualità della vita”. All’iniziativa hanno partecipato il sindaco Gennaro Maione, l’assessore regionale alle Risorse Europee della Serena Angioli e il Rettore dell’Università  di Salerno Aurelio Tommasetti. Il palazzo Di Lorenzo diventa la sede del “Bio Distretto Cilento”, ma anche del “CAMPUS Mediterraneo” che costituisce un Polo di conoscenza e servizi di qualità che punta a migliorare l’attrattività del territorio anche su scala nazionale ed internazionale, attraverso attività di formazione di eccellenza, la valorizzazione e l’integrazione su scala interregionale dei Poli e degli attrattori culturali, naturali e paesaggistici. Il segnale del cambio di passo che viene anche dal Cilento – evidenzia l’Assessore Angioli – “sta nel fatto che questa occasione non solo ha permesso di celebrare il completamento, con successo, di una opera conclusa e destinata a Centro polivalente aperto ai cittadini, ma dimostra che i risultati ci sono sempre quando si incontra la capacità realizzativa dei Comuni”. Durante la presentazione degli obiettivi assegnati al Centro il Consigliere del Presidente De Luca per l’Agricoltura Franco Alfieri, nel rimarcare la sensibilità della Regione rispetto all’impegno dei piccoli Comuni che devono essere sostenuti nei percorsi di crescita intrapresi, ha evidenziato le opportunità del PSR 2014-2020 nel campo della agricoltura di qualità e biologica e ha sottolineato l’importanza della capacità realizzativa anche dei piccoli Comuni che malgrado le tante difficoltà economiche, procedurali e di contesto in cui costantemente operano, sono stati in grado di preservare l’ambiente e di portare a compimento opere che hanno permesso di mantenere alta la qualità dei beni storici nei borghi.L’attenzione della Regione è stata dedicata anche alla Fondazione Alario, nel Comune di Ascea, che rappresenta un hub della conoscenza e delle competenze a disposizione dei giovani e delle imprese del territorio.

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