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NAPOLI – Confronto in commissione cultura, presieduta da Elena Coccia, tra i rappresentanti degli archivi dell’ex Italsider e dell’Enel e i rappresentanti dell’assessorato, del Consiglio Nazionale delle Ricerche e del Servizio Archivi Storici per fare il punto sullo stato dei documenti e sulle possibili sedi per accoglierli.

Provare a mettere al riparo i pezzi dispersi della città. Con questo intento la commissione ha ascoltato oggi alcuni rappresentanti dell’Archivio Ilva – Italsider per capire cosa è stato fatto e cosa si può fare per i documenti dopo la dismissione dell’impianto industriale. Aurelia Del Vecchio, una ex dipendente Italsider, ha spiegato alla commissione che Fintecna ha in comodato d’uso l’archivio e ha momentaneamente trasferito a Roma una parte dei documenti per la digitalizzazione. Anche Lino D’Antonio e gli ultimi archivisti di Bagnolifutura, Giovanni Capasso e Biagio Avolio, hanno insistito sull’importanza di riavere in città e conservare adeguatamente questi documenti, tra i quali figurano i fascicoli personali degli operai, spesso richiesti da Fintecna per la difesa giudiziaria contro i ricorsi dei lavoratori per danno biologico, un tema delicatissimo sul quale la Presidente Coccia richiederà ulteriori approfondimenti.
Sulla situazione dell’Archivio Italsider si è espressa la dirigente del Servizio Archivi Storici e Biblioteche Comunali, Ida Alessio Vernì, che ha spiegato che il Comune ha avviato la richiesta di acquisire defintivamente il patrimonio documentale Ilva-Italsider e, con una delibera di Giunta Comunale del 2015, ha destinato la parte del fondo documentale non prelevata da Fintecna all’Istituto Campano per la Storia della Resistenza. Al momento tuttavia il trasferimento dei documenti non è stato effettuato e la vera urgenza è procedere alla loro ricollocazione, per evitare ulteriori deterioramenti.
Diversa la situazione dell’Archivio Enel, non di competenza del Comune e per il quale – come ha dichiarato Enzo Monreale – una forte mobilitazione è stata fatta per lasciare le sue preziose carte in città, bloccando di fatto il loro trasferimento presso un’altre regione.
Sull’importanza dei due archivi per la storia napoletana e non solo, sottolineata anche dalla ricercatrice del CNR Raffaella Salvemini, è intervenuto per l’assessorato alla cultura Pasquale Borghese, che ha illustrato un progetto sul quale l’amministrazione punta molto, che riguarda la creazione in città di un polo degli archivi di impresa, che potrebbe nascere presso la Mostra d’Oltremare, e per il quale sono in corso i primi contatti con la Regione Campania e il MIBACT. Su quest’ultimo punto, in conclusione dei lavori, la presidente Coccia ha individuato nella Sovrintendenza, nella Mostra d’Oltremare e nel Ministero i prossimi interlocutori per affrontare il tema degli archivi del lavoro, e ha annunciato una delibera che metta a conoscenza il Consiglio Comunale degli argomenti e delle possibili azioni che l’amministrazione comunale potrà portare avanti.
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