NAPOLI – Sono solo due le situazioni di criticità, in altrettante scuole, ancora non risolte per l’inizio dell’anno scolastico. Il Comune lavora per risolverle, attivando contemporaneamente ogni forma possibile di finanziamento per l’edilizia scolastica per gli interventi strutturali strutturali negli istituti cittadini. Fascicolo di fabbricato, invece, ancora al palo per mancanza di risorse umane e strutturali. Questi i principali aspetti emersi dalla riunione svoltasi oggi in Commissione Scuola, presieduta da Luigi Felaco, con la partecipazione dell’Assessora Annamaria Palmieri e dei tecnici comunali e municipali.

Scuola “Virgilio I” nell’Ottava Municipalità e “Fava – Gioia” nella Seconda. Questi i due istituti che arrivano al nuovo anno scolastico con problemi ancora irrisolti. Per la prima la non agibilità degli spazi vedrà le otto classi interessate ospitate in un altro dei plessi dell’Istituto comprensivo Kennedy di cui fa parte. Per la “Fava Gioia”, invece, anche quest’anno la scuola inizierà con l’interdizione di una parte degli spazi a causa dei problemi strutturali del palazzo confinante, di proprietà privata, e per la quale i lavori in danno dovrebbero iniziare a breve, per una durata prevista di sette mesi. Una vicenda, questa, che si protrae da tempo, come ha rilevato anche il consigliere Arienzo (Pd), causa di non pochi problemi e disagi alla platea scolastica del territorio.
Sullo stato generale dell’edilizia scolastica, ha rilevato l’Assessora, incide in modo determinante l’aspetto dei finanziamenti, ascrivibili a tre fonti principali: bilancio comunale, PON FESR ministeriali e finanziamenti regionali, ai quali vanno aggiunte le risorse attualmente disponibili, ma in avanzo vincolato, al cui sblocco stanno lavorando, dopo l’approvazione del bilancio, gli uffici competenti. Il tema delle risorse disponibili, umane e strutturali, si intreccia invece con il tema del fascicolo di fabbricato, novità introdotta nel 2014 per definire un quadro chiaro della storia degli edifici e degli interventi effettuati nel tempo, e che per la difficoltà di raccolta dei dati, determinata sostanzialmente dalla carenza di figure tecniche specifiche, rimane di fatto incompiuta. Su questo punto in particolare la consigliera Menna (Movimento 5 Stelle) ha formulato l’ipotesi di una collaborazione con le Università e gli Ordini professionali, almeno per lo svolgimento di determinati compiti in affiancamento con i tecnici comunali.

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