“Un cumulo di suppellettili abbandonate sotto un edificio di via Bernardo Cavallino, a cui è stato dato fuoco probabilmente con dolo, ha rischiato di causare una vera e propria tragedia.
Le fiamme si sono propagate all’interno delle scale del palazzo. Una donna è rimasta ferita gravemente, ma poteva andare peggio. Sarà la magistratura ad accertare le responsabilità.
Adesso la priorità è che i residenti possano rientrare in casa dopo lo sgombero disposto per motivi precauzionali dalle autorità. Chiedo che vengano effettuati i controlli tecnici nel più breve tempo possibile”. Queste le parole del capogruppo dei Verdi alla municipalità Vomero Arenella, Rino Nasti, accorso sul posto.
“E’ pronto un dossier dei Verdi sulle tantissime discariche a cielo aperto che sono sorte in città.
L’ordinanza del comune, che fa divieto di depositare ingombranti e suppellettili in questo periodo per una difficoltà del conferimento nelle isole ecologiche, è stata praticamente ignorata dai cittadini a cui facciamo un appello pubblico a fermare i depositi per strada finché non sarà risolta la situazione.
Dalle periferie al centro storico sono tantissime le vie utilizzate come discariche a cielo aperto. Fino ad arrivare all’assurdo del vico Piscicelli, nel pieno centro storico, chiuso perché impercorribile a causa dei rifiuti abbandonati.
Le cause sono note a tutti. Inciviltà dei cavernicoli che utilizzano i luoghi pubblici come sversatoi, incremento nel periodo estivo degli svuota cantine abusivi che poi abbandonano in strada i rifiuti e, soprattutto, la forte evasione del pagamento della tassa sulla spazzatura che non consente a chi evade di poter contattare il servizio rimozione suppellettili dell’Asia. Abbandonare rifiuti in strada oltre che incivile è soprattutto pericoloso.
Tra l’altro spesso lo fanno ditte specializzate che realizzano ristrutturazioni in uffici e abitazioni e poi lasciano tutto per strada”.
Lo hanno dichiarato il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli e il consigliere comunale del Sole che Ride, Marco Gaudini.
