NAPOLI – “Il numero delle aziende e dei beni confiscati alla criminalità organizzata è in aumento perché l’aggressione ai patrimoni mafiosi è diventata l’obiettivo principale dei procedimenti penali che vengono avviati. I dati dell’Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati parlano di 8 mila immobili in Italia da destinare, distribuiti in molte regioni non soltanto del Meridione. Quello che oggi manca con certezza è il numero dei beni attualmente in sequestro, perché non esiste un sistema di monitoraggio di questo dato: è in questo senso che adesso bisogna cominciare a lavorare”. Lo ha detto Bruno D’Urso, presidente aggiunto alla sezione GIP del Tribunale di Napoli, nel corso della presentazione della prima edizione del Corso Avanzato in “Custodia e Amministrazione Giudiziaria” organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli.

“Il corso in Custodia e Amministrazione Giudiziaria – ha evidenziato Vincenzo Moretta, presidente dell’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli – formerà professionisti che avranno la capacità di custodire e gestire beni e aziende sequestrati, con l’obiettivo prioritario di potenziare il capitale umano di eccellenza, inteso quale elemento indispensabile al rafforzamento di un processo di sviluppo locale, volto al riutilizzo dei beni sottratti ad una gestione illecita”.
“L’Ordine dei dottori commercialisti di Napoli – ha affermato Angelo Sessa, consigliere dell’Odcec partenopeo – ha voluto mettere in campo un nuovo strumento di conoscenza approfondita in grado di fornire le competenze necessarie ai professionisti incaricati per una corretta e proficua valorizzazione dei beni confiscati alla camorra, che in questi anni ha visto un proliferare di interventi sempre crescente, registrando pertanto l’esigenza di competenze sempre più aggiornate e specifiche”.

Secondo Pierluca Bevilacqua, presidente della Commissione di Diritto Penale dell’Economia dell’Ordine dei commercialisti di Napoli, “il nuovo corso ha lo scopo di formare amministratori giudiziari in grado di supportare, con competenze giuridiche e manageriali, l’impiego dei nuovi strumenti ablativi di contrasto alla criminalità organizzata, al fine di una più proficua gestione dei beni sequestrati e confiscati”.

All’incontro sono intervenuti anche Rosa Volpe, procuratore aggiunto presso il Tribunale partenopeo; Giuseppe Linares, capo del Centro Operativo della Direzione Investigativa Antimafia di Napoli; la docente e commercialista Clementina Chieffo.

Subscribe
Notificami
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments