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NAPOLI – Dalle 11 alle 13 caffè gratis al Gambrinus a quanti hanno portato un mozzicone di sigaretta evitando di gettarlo per strada. In centinaia hanno approfittato dell’opportunità offerta dai fratelli Sergio e da Massimiliano Rosati che hanno accolto l’invito dei Verdi che, in occasione dell’entrata in vigore delle nuove norme che puniscono, con multe più alte, coloro che gettano rifiuti in strada, hanno voluto avviare una campagna di sensibilizzazione con un gesto gentile.

Ad accogliere i cittadini c’erano il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli, che ha lanciato l’iniziativa insieme a Gianni Simioli de La radiazza, ma anche il coportavoce del Sole che ride di Napoli, Stefano Buono, e Vincenzo Peretti, componente del direttivo regionale, oltre a vari altri esponenti del partito e ad alcuni ambientalisti, tra cui Antonella La Gatta.“Purtroppo l’abitudine di gettare ovunque mozziconi e cicche è radicata e difficile da estirpare, ma, da oggi, contro gli incivili c’è questa nuova legge e noi cominciamo a sensibilizzare chi non si comporta bene, con le buone, offrendo un buon caffè, ma poi bisognerà essere intransigenti e applicare realmente la legge, se non vogliamo farla finire nel lungo elenco di leggi che potrebbero migliorare la nostra qualità della vita se solo fossero applicate” ha detto Borrelli ricordando che “spesso i mozziconi di sigarette, ma anche le cartacce e le cicche di gomma da masticare oltre a danneggiare marciapiedi e mura, ostruiscono anche le vie di fuga dell’acqua piovana provocando allagamenti e costringendo le Amministrazioni comunali a spendere centinaia di migliaia di euro per poter ripulire il tutto”.“Non tutti sanno che un mozzicone gettato a terra o, peggio, in una spiaggia o in un giardino, contiene circa 4.000 sostanze tossiche e ci vogliono dieci anni affinché la natura ne permetta la degradazione, tanto che, nel Mediterraneo, ormai, il 40% dei rifiuti è costituito proprio dai mozziconi” ha aggiunto Borrelli per il quale “stando ai dati dell’Enea, le cicche buttate a terra producono oltre 1.500 tonnellate di catrame, creando un danno ambientale enorme a cui va ad aggiungersi quello economico per la rimozione”.

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