Con un’apposita circolare il ministero dell’Interno ha stabilito che ora, sempre solo in zona gialla, anche per i bar con attività prevalente identificata dal codice Ateco 56.3 l’attività di asporto diventa possibile fino alle 22, come per tutte le altre attività di somministrazione e di vendita.

Da oggi è consentito dalle 5.00 alle 22.00 e comunque nel rispetto dei limiti orari stabiliti per gli spostamenti, cioè entro il coprifuoco delle 22, il consumo al tavolo esclusivamente all’aperto nei bar, nei ristoranti e nelle altre attività di ristorazione.

Fino al 31 maggio compreso non è invece consentito il consumo di cibi e bevande all’interno dei locali, salvo nuove direzioni che potrebbe prendere il governo già questa settimana.

Dal 1° giugno sarà invece consentita l’attività dei servizi di ristorazione, svolta da qualsiasi esercizio, anche al chiuso, con consumo al tavolo, limitatamente dalle 5.00 alle 18.00.

Dalle 5.00 alle 22.00 è consentita comunque sempre la vendita con asporto di cibi e bevande. La consegna a domicilio è consentita senza restrizioni.

Asporto, via il limite per i bar

Una delle regole più controverse, però, era stato il limite nuovamente fissato alle 18:00 per l’asporto ai soggetti che svolgono come attività prevalente una di quelle identificate dal codice Ateco 56.3: in pratica, i bar. Ora, finalmente, è stato eliminato questo limite.

Con un’apposita circolare il ministero dell’Interno ha stabilito che ora, sempre solo in zona gialla, anche per i bar con attività prevalente identificata dal codice Ateco 56.3 l’attività di asporto diventa possibile fino alle 22, come per tutte le altre attività di somministrazione e di vendita.

Le eccezioni: quando si può entrare in bar e ristoranti
Restano comunque oggetto di divieto sia il consumo di cibi e bevande nei luoghi pubblici o aperti al pubblico dopo le ore 18.00 sia la consumazione sul posto o nelle adiacenze dei pubblici esercizi, in qualsiasi orario.

Ricordiamo anche che l’ingresso e la permanenza nei locali da parte dei clienti sono consentiti per l’uso dei servizi igienici, per effettuare il pagamento del conto, dove non fosse possibile effettuarlo all’esterno, o per acquistare i prodotti per asporto, per il tempo strettamente necessario a tali necessità e sempre nel rispetto delle misure di prevenzione del contagio. Sono comunque sempre vietati gli assembramenti.

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