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AVERSA – Per la vicenda dei “furbetti” del cartellino all’Asl di Aversa sono indagate 7 persone, per le quali il gip ha disposto misure di sospensione dall’esercizio delle pubbliche funzioni per reato di truffa al sistema sanitario nazionale.

L’indagine è partita nel 2017 e la truffa è stata documentata da delle telecamere nascoste installate dai carabinieri.

Tra gli indagati c’è anche il coordinatore del covid team e responsabile dell’emergenza per l’Asl di Caserta.

“E’ impensabile che chi ha un posto di lavoro fisso nella sanità pubblica se ne vada in giro a fare la spesa o a farsi gli affari propri invece di lavorare facendo poi risultare la propria presenza sul posto di lavoro. Gravissimo che tra questi ci fosse addirittura il responsabile dell’emergenza covid.

Chi truffa il sistema sanitario non può più lavorare nella Pubblica Amministrazione, deve essere denunciato e dove è previsto anche licenziato.

Noi chiediamo che su questa vicenda non venga riposta in soffitta come fatto, ad esempio, per i furbetti del Loreto Mare del 2017, per i quali si attendono ancora i giudizi del processo. La sanità ha bisogno di gente che si sacrifichi e competente e non di truffatori, i quali oltretutto danneggiano l’immagine di medici e infermieri, eroi dei nostri giorni.”- dichiara il Consigliere Regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli.

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