uovo

NAPOLI – Mercoledì 14 febbraio, giorno di San Valentino, il maestro artigiano Franco De Stefano omaggerà la città di Napoli esponendo in piazza dei Martiri la sua collezione Napul’egg. Si tratta di uova dipinte ispirandosi alle mitiche vedute della Napoli dell’Ottocento nelle gouache di Pitloo, Giacinto Gigante, Carelli, Hackert, Dalbono e Laricchia.

Un gesto d’amore per la sua città, un gesto per ricordare attraverso quest’opera gli antichi splendori culturali e artistici di cui la stessa Napoli era rappresentante e protagonista nel panorama europeo già dal 1800.

La sua superficie sferica e tridimensionale viene esaltata da un basamento in pietra lavica impreziosita da spolette di corallo. L’intento dell’artista è di portare l’immagine della città partenopea oltre gli stereotipi da cui, nel bene e nel male, è caratterizzata. Ispirato dalle storie, dalle leggende e dalla visione di maestri a lui precedenti ha deciso di raccontare la sua visione di una Napoli fiorente, piena di luce e poesia.

Durante l’installazione, l’artista cercherà un confronto diretto con il popolo napoletano interrogandolo sul quesito: chi è in grado di riportare la città di Napoli ai suoi antichi splendori? La persona che riceverà più voti da questo sondaggio verrà omaggiato da una opera della collezione Napul’egg.

L’UOVO, TRA MITO E ATTUALITÀ. Da quando Virgilio legò la sorte del suo uovo-talismano a quella di Napoli, nasce una ricca simbologia intorno all’uovo, che diventa il simbolo di Napoli, della sua identità e del suo destino. È nella ricerca di verità, giustizia, radici ed identità che si colloca l’esperienza artistica del maestro artigiano Franco De Stefano, tesa a riscoprire simboli, oggetti, miti, leggende ed immagini della tradizione storica di una città quasi trimillenaria che conserva il misterioso segreto di saper sopravvivere a qualunque avversità.

Ed è proprio il desiderio di ridare corpo e attualità a questo magico segreto che nasce il progetto di realizzare una versione dell’uovo di Virgilio, fragile simbolo e contenitore dell’anima di Napoli, che il poeta-mago nascose opportunamente per impedire che la sua rottura determinasse anche la rovina della città che tanto amava.

Come l’uovo racchiude e conserva la potenza germinatrice di nuova vita, cosi la città di Napoli custodisce la sua anima eterna, nel grembo scuro del suo centro antico e nel cuore schietto del suo popolo, che ama appassionatamente la vita e la sua terra. Una città misteriosa e magica. Napoli è l’uovo, attesa e speranza di vita nuova. L’uovo è Napoli, che muore e rinasce. Napul’Egg, l’uovo di Napoli

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