NAPOLI (di Chiara Esposito) – Una scoperta al dir poco sensazionale quella compiuta da Christian Genetelli, professore ordinario di letteratura e filologia italiana all’università di Friburgo(Svizzera) e membro del comitato scientifico del Centro Nazionale di studi Leopardiani di Recanati, che tra le carte autografe di Giacomo Leopardi custodite alla Biblioteca Nazionale di Napoli ha rinvenuto una sua sconosciuta e inedita recensione di Dante.

A darne notizia è proprio lo studioso in un volumetto in uscita in questi giorni a Milano presso Led-Edizioni Universitarie di Lettere Economia Diritto dal titolo “Un’inedita e ignota recensione di Giacomo Leopardi (‘L’Ombra di Dante’)“.

Probabilmente risalente al 1816, il testo è un foglio semplice, vergato sul recto e sul verso, un documento compiuto, in bella copia e firmato, ma che il poeta rinunciò a pubblicare. Il testo rientra nel periodo di quella che fu una stagione di attività febbrile per Leopardi, fresco di ‘conversione letteraria‘, in cui proprio il nome di Dante assume un posto privilegiato dentro la sua poetica del primitivo.

Un ritrovamento straordinario dunque che viene così “ad arricchire il corpus delle opere leopardiane non sul versante dell’incompiuto, dell’appunto o dell’abbozzo, ma su quello dei testi finiti, pronti per la stampa, anche se poi rimasti inediti (e tuttavia conservati e portati con sé dall’autore fino a Napoli, fino alla sua ultima dimora)” spiega il professore Christian Genetelli.

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