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Napoli

Al Teatro Summarte altro grande spettacolo tra suoni napoletani, slavi, africani, latini ma anche jamaicani e rap!

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SOMMA VESUVIANA – “Negli ultimi anni mi capita sempre più di rado di scrivere canzoni in italiano, e quelle che ho scritto in passato nella lingua nazionale, trovano sempre meno spazio nelle scalette dei miei concerti. Sono dell’idea che una comunicazione fluida presupponga autenticità, ed io sono prima di tutto un napoletano, cresciuto a Somma Vesuviana ed ho riscoperto da tempo la potenza e la magia della mia lingua madre: il napoletano. Il mio repertorio attuale, che ripropongo da un po’ di tempo e che condividerò con il pubblico del Summarte la sera del 29 dicembre è essenzialmente un repertorio inedito, ossia la versione live dei brani tratti dai miei ultimi quattro dischi: Tammurriango; Zingari Distratti, Preta Santa e I come from Italy. Canterò quindi canzoni che vanno da Malataranta a Contro, da Abballa a ‘Na canzona, da Sotto a ‘stu cielo a E danza e danza e così via”. E’ Francesco Di Vicino, cantautore, inserito di recente anche tra i cantautori del Nuovo Millennio della Canzone Italiana che salirà sul palco del Gran Concerto di domani, 29 Dicembre, alle ore 20, al Teatro Summarte di Somma Vesuviana, nel napoletano. Con lui ci sarà Giovanni Lamagna, voce maschile della Nuova Compagnia di Canto Popolare degli anni ‘90.

“Sono essenzialmente un cantautore pur lasciando molto spazio alla musica, agli assoli dei miei collaboratori musicisti che mi seguono da anni: Costantino Artiaco (basso), Tony Panico (sassofoni) Salvatore Abete (batteria), Teodoro Delfino (tamburi a cornici e percussioni). Amo la contaminazione musicale, ecco perché ho pensato a degli innesti di free style che affido ad una giovane voce rap: Pornoclown. Dalla tradizione raccolgo suoni, ritmi e gli stilemi che arrivano dal passato e che sento come radici. Ma anche dai Balcani, dalla Jamaica e dal Nord Africa così da creare una fusione tra tarantelle – ha continuato Di Vicino – regge, rock, tempi dispari e tammurriate. I testi sono inediti, autentici e nascono dalle ispirazioni che la vita offre nel bene e nel male: l’amore per la propria terra, la malavita, i migranti, Dio, la spiritualità, l’amicizia… Avrò il piacere e l’onore di avere al mio fianco sul palco del Summarte un pezzo di storia della tradizione musicale napoletana: Gianni Lamagna. La sua voce da sola riuscirà a creare un’ atmosfera magica. Proporrò con lui il mio brano Natale, pubblicato sull’album I come from Italy proprio con la sua voce, poi sarà lui a regalarci qualcosa che attingerà dalla tradizione. Sarà una sorpresa. Per l’occasione ho voluto inserire in scaletta un brano inedito dal titolo Sanghe e groove, mai suonato prima e mai registrato in nessun disco. È il mio omaggio ad un artista immenso, musicista ed autore: Franco Del Prete. La musica è tante cose, ma prima di tutto per me rappresenta “l ’incontro. Vivremo insieme questo incontro di note musicali e di amicizia in uno scambio reciproco di emozioni. Sarà per me come riabbracciare parte della mia stessa vita. Vi aspetto”.

Francesco Di Vicino è nato a Napoli nel 1963, cantautore, conosciuto tra gli addetti ai lavori come ‘O Figlio d’ ‘o Viento. Ha pubblicato nove album discografici, tra cui Tammurriango, Zingari Distratti, Preta Santa, I come from Italy. Ha effettuato gli studi accademici presso il Conservatorio statale di musica N. Sala di Benevento dove ha conseguito i seguenti titoli: Diploma accademico di primo livello in Canto (canzone classica napoletana) e diploma accademico di secondo livello in Didattica della musica.

Collaborazioni artistiche con Carlo Faiello, Tony Cercola solo per citarne alcuni, ma anche scrittore.

Collaborazioni artistiche sia discografiche che concertistiche con: Carlo Faiello; Tony Cercola; Mimmo Cavallo; Gianni Lamagna Ha esordito nella narrativa con “Una pioggia di angeli scuri” (Bertoni Editore) nel 2019 a cui è seguito “Io sono Grim” per Tozzuolo Editore 2022 È presente col testo del suo brano “Massimo” tratto dal disco “Il Bianco & Il Nero”, nel libro dedicato a Massimo Troisi scritto da Rosaria Troisi dal titolo “Come un cesto di viole” (Perdisa Editore – 2004) Presente in “Napule’s Power” (Tempesta Editore 2021) con uno stralcio della sua tesi sulla canzone napoletana. Il libro porta la firma di Renato Marengo, giornalista musicale e produttore discografico di vari artisti tra cui la Nuova Compagnia di Canto Popolare.

Una musica scelta. Una musica dal cuore quella che si ascolterà domani sera al Teatro Summarte di Somma Vesuviana. .

“Questa era la nostra sfida: portare grandi artisti e musica di qualità, eventi di qualità a Somma Vesuviana. Ci stiamo riuscendo. Nei giorni scorsi abbiamo avuto grandi concerti, prima Keith Goodmann al Complesso Monumentale di Santa Maria del Pozzo – ha affermato Rosalinda Perna, Assessore alla Cultura del Comune di Somma Vesuviana, nel napoletano – poi i Reali Filarmonici alla chiesa di San Domenico. Domani Gran Concerto al Teatro Summarte di Somma Vesuviana con due splendidi artisti: Francesco Di Vicino, Giovanni Lamagna che rappresentano anche la storia attuale della canzone napoletana rivisitata e classica. Il repertorio sarà per tutti i gusti, incluso il rap!”.

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