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I Teatramanti tornano in scena con “Caviale e lenticchie”

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SAN GIORGIO A CREMANO (di Raffaele De Lucia)- Torna in scena sabato 25 alle 21,00  e domenica 26 novembre alle 18,00 alle Fonderie Righetti a Villa Bruno a San Giorgio a Cremano “Caviale e Lenticchie” commedia in tre atti e due tempi scritta nel 1956 da Giulio Scarnicci e Renzo Tarabusi e Nino Taranto.  A far rivivere i personaggi di Liborio Lamanna (Marcello Caccavale) e Maddalena (Adelaide Paganelli) ci penseranno i “Teatramanti”.

I due protagonisti convivono e hanno una figlia di nome Fiorella (Martha Maria Ricciolio). Liborio che come mestiere fa “l’invitato”, cioè si imbuca alle feste rubando dolci e cibarie per poi mandare il suo amico-nemico Vincenzo (Carlo Carotenuto)  nei ristoranti a venderle. Vincenzo fa la corte a donna Maddalena che però non ricambia. Della famiglia fa anche parte Caterina Lamanna (Assunta Cozzolino) , sorella di Liborio, e Filippo (Francesco Punzo)  altro figlio di Donna Maddalena e Liborio, impegnato in una maratona di danza da 5 giorni.

Un giorno la famiglia si vede arrivare a casa un vecchio bersagliere, che canta se non gli si mette una caramella in bocca e che piange se gli si toglie il cappello da bersagliere. Le donne chiedono spiegazione a Liborio di questo arrivo e lui spiega che lo ha affittato perché un giorno ha fondato un comitato benefico per aiutare le persone meno fortunate e tra le famiglie da aiutare al primo posto ha aggiunto la loro. L’uomo quindi spacciandosi per un ricco capo fondatore fa entrare in casa una baronessina e una ricca donna di nome Donna Agnese (Tecla Carenzo), che si erano prefissate di dare i soldi a quella famiglia di disadattati. Ad un certo punto entra anche Vincenzo  e Liborio, costretto a far credere alle donne che sia il marito di donna Maddalena.

Mentre si stabiliscono le trattative entrano in scena Roberto (Vincenzo Casandrino) , figlio di donna Agnese, e Leopoldo (Giovanni Rivera) , Cugino e tutore del ragazzo. Roberto dice che per sbaglio, dopo aver sparato un colpo di pistola dietro ad una porta, colpì un cameriere di nome Alessio (Vittorio Benincasa); tutti decidono di farlo nascondere proprio in quella casa, in cambio di soldi. Questo comporterà, però, che Liborio non potrà entrare in casa con la sua vera identità. Intanto Leopoldo si è messo d’accordo con Vincenzo di occultare il cadavere di Alessio, che è stato messo dentro un baule, in casa Lamanna.

Roberto si addormenta, ma durante la notte Alessio, il cameriere sedicente ucciso, esce dal baule, ancora vivo e spaventa Roberto, per poi tornare nella sua “cassa” quando sente arrivare Liborio, che si addormenta su di essa; risvegliatosi scopre il cadavere, ne chiede spiegazione a Vincenzo che gli spiega il fatto… Liborio scopre, infine, che la pistola con la quale ha sparato Roberto era caricata a salve, e gli era stato fatto credere da Leopoldo di essere un assassino, perché egli voleva continuare a sperperare i soldi del cugino.

Leopoldo fallito il piano si dilegua, Roberto e Fiorella si fidanzano, mentre Liborio e Maddalena finalmente si sposano.

Fanno parte del cast di attori anche Gaetano Donneo (Nonno Simeone), Annapia Migliaccio (la marchesina), Raffaella Battaglia (la contessina), Gennaro Sorrentino (il barone), Francesca Ferrigno (Assuntina), Angelo Gragnanniello (Piluscio), Assunta Cozzolino (Caterina).

La regia è firmata da Marcello Caccavale, le scene invece sono di Massimo Malavolta. I costumi sono MA.PE, il service è di S. Manna, mentre il trucco è curato da Janeth Maria Ricciolio.

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